Martedì 16 luglio il Senato ha approvato con 202 voti favorevoli,( pd-pdl ) 55 ( seL m5s ) contrari e 15 astenuti la mozione di maggioranza che prevede di avviare un'inchiesta su efficacia e costi del Programma Joint Strike Fighter, che porterà all'acquisto di 90 F-35 per una spesa iniziale compresa tra i 13 e i 17 miliardi di euro. Nello stesso momento il Senato ha respinto la mozione di minoranza che chiedeva al governo italiano di non partecipare al Programma. Contro il Programma degli F-35, negli ultimi mesi c'è stata una grande mobilitazione popolare, che poco ha potuto sulle decisioni della classe politica se non suscitare qualche dichiarazione pre-elettorale e molti richiami alla responsabilità nei confronti “della nostra industria e degli impegni internazionali”. Il Parlamento ha scelto consapevolmente di non esercitare nessuna responsabilità, invece, nei confronti di chi in Italia soffre le conseguenze di una pesante crisi economica. Questa settimana l'Istat dichiarava che i poveri in Italia sono oltre 9 milioni e mezzo: quanto si potrebbe fare per ridare futuro e dignità a queste persone e a tutta l'Italia facendo quello stesso investimento in scuola, politiche per il lavoro, sanità? Nessuna responsabilità è stata esercitata nei confronti della nostra Costituzione, che all'articolo 11 continua a recitare "L'Italia ripudia la guerra". E nessuna responsabilità si è voluta esercitare nei confronti delle vittime di guerra, che Emergency continua a curare nei suoi ospedali: 9 su 10 civili, 1 su 3 bambini. |
venerdì 19 luglio 2013
F-35 E NOI !
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