venerdì 21 giugno 2013

TICKET SI, TICKET NO

TICKET SI, TICKET NO                                                                                                                                                                                                Quando nel 1989 furono introdotte le tasse sulla salute utilizzando l'elegante  parola inglese “ticket” , una campagna mediatica ben orchestrata dall’allora governo DC-PSI li  giustificò  quale   metodo per contrastare la voracità farmaceutica  dei nostri concittadini . Come se l’assunzione di farmaci e, successivamente, l’accesso agli ospedali  fossero avulsi da prescrizioni mediche .
In realtà era ( ed è ) un altro modo per spremere gli italiani : i partiti di allora furono ingoiati dalle loro malefatte tangentizie ma le tasse sanitarie rimasero ,anzi progredirono a vista d’occhio .
In regione Lombardia ,nella passata legislatura la maggioranza Pdl ( presidente )- Lega ( assessore alla sanità ) con la scusa della loro legge nazionale denominata “ Spanding review “ ( e vai con l'inglese ! ) ha introdotto ulteriore tassazione su interventi chirurgici minimali …a partire dal 1° giugno 2013 .
Ora  la  maggioranza invertita Lega ( presidente ) –PDL ( assessore alla sanità ) annuncia  l’annullamento (  o meglio il blocco al 31 dicembre  )della delibera e la restituzione di quanto già pagato ( maltolto ). Non possiamo che esserne felici per i nostri concittadini, oberati da tasse e disoccupazione .
A questo punto una riflessione va fatta  sulla serietà di chi è stato ed è al comando della Regione : perché PDL –Lega  affermarono che era “ inevitabile “ l’introduzione di nuovi balzelli ,quando  ora Lega –PDL  annullano quanto da loro stabilito ?
E sono pure diminuiti i trasferimenti statali !
In mezzo a   tutto ciò ci fa piacere apprendere che  sarà nominata una Commissione di valutazione, presieduta da Umberto Veronesi, cui sarà assegnato il compito di formulare proposte sulla riforma del sistema sanitario lombardo.
La cosa ci conforta in quanto Il prof. Veronesi da anni denuncia che “ i ticket sono una intollerabile “ tassa sulla salute “.
Quando nel dicembre 1978 fu varata la legge di riforma sanitaria, il Servizio sanitario nazionale era stato strutturato per raggiungere l’obiettivo ( in linea con l’Organizzazione Mondiale della Sanità )d’innalzare e migliorare lo stato di salute dell’intero Paese . L’accesso alle cure avrebbe dovuto essere per tutti, secondo un principio di universalità ,modo intelligente per  di organizzare la sanità .In realtà i pilastri erano tre : PREVENZIONE , CURA , RIABILITAZIONE . Perché preservare la salute grazie alla prevenzione non è una spesa ,ma un investimento , costituendo un risparmio per il futuro .
Con i ticket , e con la crisi economica  le categorie più svantaggiate ( disoccupati, esodati, precari  , i loro familiari… ) sono costretti a rinunciare a esami, a visite specialistiche ,al dentista ,  come ha evidenziato il documento presentato alle  Camere .
Eppure quando non c’erano queste tasse  sulla salute il nostro Servizio sanitario era stato riconosciuto come il secondo migliore nella classifica mondiale ed il suo costo non era certamente superiore all’attuale .
Siamo convinti che il prof. Veronesi terrà conto di tutto questo .
Dott.  Andrea Bagaglio


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