TICKET SI, TICKET NO
Quando nel 1989 furono introdotte le tasse sulla salute utilizzando l'elegante parola inglese “ticket” , una campagna mediatica ben orchestrata dall’allora
governo DC-PSI li giustificò quale metodo per contrastare la voracità
farmaceutica dei nostri concittadini .
Come se l’assunzione di farmaci e, successivamente, l’accesso agli
ospedali fossero avulsi da prescrizioni
mediche .
In realtà era ( ed è ) un altro modo per spremere gli
italiani : i partiti di allora furono ingoiati dalle loro malefatte tangentizie
ma le tasse sanitarie rimasero ,anzi progredirono a vista d’occhio .
In regione Lombardia ,nella passata legislatura la
maggioranza Pdl ( presidente )- Lega ( assessore alla sanità ) con la scusa
della loro legge nazionale denominata “ Spanding review “ ( e vai con l'inglese ! ) ha introdotto ulteriore
tassazione su interventi chirurgici minimali …a partire dal 1° giugno 2013 .
Ora la maggioranza invertita Lega ( presidente )
–PDL ( assessore alla sanità ) annuncia l’annullamento ( o meglio il
blocco al 31 dicembre )della delibera e
la restituzione di quanto già pagato ( maltolto ). Non possiamo che esserne
felici per i nostri concittadini, oberati da tasse e disoccupazione .
A questo punto una riflessione va fatta sulla serietà di chi è stato ed è al comando
della Regione : perché PDL –Lega
affermarono che era “ inevitabile “ l’introduzione di nuovi balzelli
,quando ora Lega –PDL annullano quanto da loro stabilito ?
E sono pure diminuiti i trasferimenti statali !
In mezzo a tutto ciò
ci fa piacere apprendere che sarà nominata una Commissione di valutazione,
presieduta da Umberto Veronesi, cui sarà assegnato il compito di formulare
proposte sulla riforma del sistema sanitario lombardo.
La cosa ci conforta in
quanto Il prof. Veronesi da anni denuncia che “ i ticket sono una intollerabile
“ tassa sulla salute “.
Quando nel dicembre 1978 fu
varata la legge di riforma sanitaria, il Servizio sanitario nazionale era stato
strutturato per raggiungere l’obiettivo ( in linea con l’Organizzazione
Mondiale della Sanità )d’innalzare e migliorare lo stato di salute dell’intero
Paese . L’accesso alle cure avrebbe dovuto essere per tutti, secondo un
principio di universalità ,modo intelligente per di organizzare la sanità .In realtà i pilastri
erano tre : PREVENZIONE , CURA , RIABILITAZIONE . Perché preservare la salute
grazie alla prevenzione non è una spesa ,ma un investimento , costituendo un
risparmio per il futuro .
Con i ticket , e con la
crisi economica le categorie più
svantaggiate ( disoccupati, esodati, precari
, i loro familiari… ) sono costretti a rinunciare a esami, a visite
specialistiche ,al dentista , come ha
evidenziato il documento presentato alle
Camere .
Eppure quando non c’erano
queste tasse sulla salute il nostro
Servizio sanitario era stato riconosciuto come il secondo migliore nella
classifica mondiale ed il suo costo non era certamente superiore all’attuale .
Siamo convinti che il prof.
Veronesi terrà conto di tutto questo .
Dott. Andrea Bagaglio
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