Rubano per fame. Perché i soldi non bastano più neppure per mangiare. Prendono carne, uova, formaggio .... In tutta Italia c’è un vero e proprio boom di«taccheggiatori» per disperazione “figli” della crisi economica.
Questo questo genere di furti ha fatto segnare un incremento di circa il 20%in questo ultimo anno. A finire nei guai ci sono insospettabili e incensurati, gente che ha perso il lavoro. Casalinghe, vedove e pensionati soprattutto.
Ma anche ex professionisti, insegnanti, impiegati e perfino imprenditori. Persone che non riescono ad arrivare a fine mese. Emblematico è stato nei giorni scorsi il caso di una “nonnina” di 80 anni che è stata condannata a due mesi di reclusione dal tribunale di della Repubblica italiana dopo che era stata sorpresa a rubare biscotti, pane e carne in un grande magazzino del centro. Per lei il suo difensore aveva chiesto lo stato di necessità: non è bastato ad evitarle la condanna.
Alle statistiche degli eventi conosciuti si devono aggiungere anche i tanti casi che i commercianti del negozio sotto casa non denunciano. Avviene quando, di fronte a tentativi di furti da pochi euro, i responsabili dei negozi spesso chiudono un occhio. Si riprendono la merce e “perdonano” il ladro per fame. Chi non se la sente di rischiare di diventare “fuorilegge” allora si rivolge ai centri di ascolto, alle strutture di carità, alle parrocchie.
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