domenica 14 aprile 2013

RUBARE PER FAME AL SUPERMERCATO , QUALCHE GIUDICE CAPISCE !

Così un giudice di Arezzo .

“Ho assolto persone che avevano rubato per fame. Una volta ho celebrato un processo per furto aggravato

 in un supermercato per due barrette di cioccolato, un pezzo di formaggio e uno di pancetta. Importo della

 merce rubata 6,50 euro. Costo del processo, fra testimoni, cancellieri e tutto l'insieme, minimo 200 o 300

 euro”. - un allarme sociale secondo il giudice, che argomenta anche come è possibile non punire chi ruba per

 fame. “Il codice penale riconosce la differenza tra un furto commesso con dolo e uno commesso per

 necessità. Io applico questa differenza. E sono contro l'accanimento nei confronti delle persone in difficoltà"

. “Quando si tratta di furti di beni di prima necessità chiedo sempre ai supermercati di rinunciare ad azioni

 penali ma nessuno rimette mai la querela. E allora, se possibile applico l’articolo 54 sullo stato di necessità”.

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