Ministro Bray, la sua storia umana e professionale ci spiega che lei è un intellettuale di quella Magna Grecia italica cui dobbiamo gran parte delle radici della nostra identità occidentale. Nello stesso tempo lei è un intellettuale di quella Puglia che in Italia ha da sempre giocato un ruolo fondamentale regalandoci personalità di grande peso da Giuseppe Di Vittorio ad Aldo Moro. Infine, la sua terra nel passato ha giocato un ruolo strategico di ponte tra civiltà troppo spesso in lotta tra di loro, l’Occidente e l’Oriente, con una figura esemplare come l’imperatore Federico II. Tutto ciò la carica di una grande responsabilità ma le fornisce anche un’incredibile opportunità: fare del suo ministero, del Turismo e dei Beni Culturali, il motore del rilancio del turismo italiano nel Centro Nord del Paese ma soprattutto il lancio del turismo del Meridione d’Italia, oggi marginale sui mercati mondiali rispetto al turismo che arriva in Italia. Lo dice la Banca d’Italia, l’unica fonte certa di dati statistici qualitativi. Perché l’Istat non ci fornisce, o non è in grado di fornire, gli stessi dati relativi al mercato domestico? Questo è un problema che dovrebbe affrontare in prima persona.
In Italia mancano Parchi a Tema Culturali capaci di attirare milioni di visitatori dall’Italia e dal mondo mettendo a reddito nella maniera più corretta ed efficace quei famosi Bacini Culturali che nel Sud Italia costano assai più di quanto rendono ma che anche nel resto del Paese rendono troppo poco rispetto a quanto accade nel resto del mondo. In Puglia manca un Parco a tema culturale dedicato per l’appunto a Federico II, figura unica quanto luminosa nell’intero Medio Evo occidentale. Manca un Parco a tema dedicato alla Magna Grecia (dia vita ai Bronzi di Riace anche a costo di pagare un riscatto ai reggini che li tengono in ostaggio da troppi anni…), il Satiro Danzante di Mazara del Vallo acquista vita ogni volta che esce dall’Italia per rappresentarci in qualche importante manifestazione internazionale, forse Mazara del Vallo meriterebbe di essere conosciuta e frequentata meglio di come accade oggi: quanti italiani sanno dov’è Mazara del Vallo?
L’Italia ha vissuto negli ultimi sessant’anni sugli allori del turismo grazie a una posizione di privilegio unica sul Pianeta Terra a partire dalla presenza della sede di una delle grandi religioni dell’umanità, quella Cattolica, oltre che per una incredibile quanto originale concentrazione di storia e beni culturali. Ciò ci ha consentito di incassare valuta estera con la quale finanziavamo l’acquisto delle materie prime indispensabili per attivare l’export italiano, fondamentale per lo sviluppo economico dell’intero Paese. Oggi è indispensabile industrializzare anche il turismo italiano perché la competizione internazionale e l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime non consentono più una gestione “artigianale” del nostro settore. Bisogna finanziare l’adeguamento di strutture e infrastrutture turistiche alla sfida del Terzo Millennio, bisogna dar vita a un’università dedicata al turismo che garantisca nello stesso tempo lo sbocco di mercato di chi si meriterà quelle lauree. Bisogna affrontare il tema della correttezza della competizione in Rete a partire dall’estensione della legge sulla diffamazione a mezzo stampa a TripAdvisor e Booking.com che oggi operano in regime di oligopolio e senza dover rispondere di ciò che pubblicano. Bisogna consentire a ENIT di competere con gli altri enti del turismo, da quello francese a quello spagnolo per restare in Europa, dotandola degli stessi investimenti oltre che di un’organizzazione altrettanto efficiente ed efficace. Senza soldi, non si va da nessuna parte, soprattutto nella promocommercializzazione.
Questo è solo l’inizio dei consigli che noi di Votiamo per il Turismo (oltre 22.500 addetti ai lavori animati da autentico spirito di servizio e amore per l’Italia) le proponiamo e continueremo a proporle. Ministro Bray, noi contiamo su di lei. Lei conti su di noi. Non ci deluda.
Renato Andreoletti -fondatore del gruppo " Noi votiamo per il turismo "
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