TRIESTE - È una delle sorprese di queste Regionali: il crollo del M5S. Eppure il leader Grillo dopo l'ultimo dei suoi comizi in zona, venerdì scorso, si era spinto a prevedere che «il Friuli Venezia Giulia sarà la prima regione a 5 Stelle e poi non ci fermano più».
Invece i grillini perdono in soli due mesi quasi il 14 per cento dei consensi scendendo, come lista, dal27,22% delle Politiche di febbraio al pur apprezzabile 13,77 che diventa un 19,2 se si calcolano i consensi del candidato presidente Saverio Galluccio (in pratica un 6% in più per i voti disgiunti). La debacle però è più chiara in termini numerici: quasi 200mila voti a febbraio per Grillo e praticamente poco più della metà per Galluccio oggi con però solo 53mila voti di lista (il resto sono appunto i "disgiunti"). Non basta chiamare in causa la (fortissima) astensione perchè il M5S sembrava immune dal disimpegno elettorale invece in Friuli Venezia Giulia deve fare i conti con una crisi di voti inaspetttata anche se in Consiglio regionale siederanno comunque rappresentanti a 5 Stelle
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