giovedì 21 marzo 2013

IL CUD DELL'INPS:PAGA SEMPRE IL CITTADINO

Grazie allo spending review ,votato da PDL -PD l'INPS risparmierà 40 milioni, caricandoli in parte sui contribuenti, complicando la vita dei pensionati .
Riportiamo una lettera apparsa su Varesenews .

L’Inps da quest’anno ha deciso di non inviare più il cud per lettera, per risparmiare. Si può richiederlo online. 
Mi chiamano due pantere grigie (i miei anziani genitori) che non usano il caf e di solito si compilavano la dichiarazione da soli, mi chiedono aiuto, credendo che si sia velocizzato tutto. “Tu che sai come usare internet, ci scarichi il cud?”. Entro nel sito. Mi ambiento. Dopo qualche minuto trovo l’indicazione “Nuove modalità per ottenere il cud”. Entro, compilo la schermata, non funziona. Mi dico che forse ci vuole un pin. I pensionati ne avevano uno di qualche anno fa. Non funziona. Trovo una schermata che mi spiega come richiedere il pin. Lo compilo. Mi dice che mi invierà per telefono, o per mail, solo 5 cifre, cioè metà del pin, l’altra metà arriverà dopo, per lettera. E allora? Dov'è il risparmio? Ok, sono 24 ore che attendo, non è arrivato nulla, neanche mezzo pin.
Domande. 1. Ma un pensionato di 80 anni cosa può fare di fronte a un sistema così complicato per un anziano? 2. Dov’è finito il mio pin?

L’ordine dei consulenti del lavoro di Varese, pochi giorni fa, ha osservato. “La scorsa settimana erano quasi 400 i pensionati che, in condizioni di disagio, si sono ritrovati presso la sede INPS di Varese per ritirare il proprio CUD. Il mondo degli Anziani e delle Persone più vulnerabili è stato trattato in modo miope e superficiale, senza il rispetto dei giusti tempi di adattamento e di evoluzione culturale propri di una società che si voglia definire civile. Opportunità e burocrazia ancora una volta hanno la meglio sul Cittadino”

Roberto 

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