lunedì 11 febbraio 2013

NIKI VENDOLA A VARESE :SEL DISCRIMINA LE TESTATE !

Riceviamo  dal direttore di Varese7press e pubblichiamo .


Certi meccanismi di tipo organizzativo, scusatemi, ma ancora faccio fatica a capirli.  A livello politico compreso, anzi forse

Rocco Cordì con Nichi Vendola
soprattutto a livello politico. Mi riferisco all’ultima iniziativa programmata dalla sezione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà che ha pensato bene di organizzare l’atteso incontro pubblico con il leader Nichi Vendola, mercoledì pomeriggio a partire dalle ore 14.30 in Sala Montanari a Varese (ex Cinema Rivoli),strutturandolo secondo  modalità le quali, secondo il sottoscritto,   hanno dell’inconcepibile. 
Infatti l’incontro è previsto  in tre fasi ben distinte: la prima (ed è l’oggetto della questione) riguarda una sorta di tavola rotonda tra Vendola e solo due giornalisti, uno di Varesenews e l’altro della Prealpina  che gli porranno alcune domande; nella seconda fase il segretario nazionale di Sel si sottoporrà a eventuali altre domande dei giornalisti “rimasti” tagliati fuori dalla prima fase. La terza invece sarà riservata a domande poste dalla platea.
Ora, senza nulla togliere ai due e solo due rappresentanti della stampa locale che faranno da apripista al dibattito, agli organizzatori dell’incontro vorrei ricordare che in questi casi si dovrebbe organizzare una tavola rotonda comprensiva di tutti i rappresentanti delle testate giornalistiche locali (non siamo poi così tanti!) senza penalizzare nessuno, e non dare solo la possibilità di intervenire successivamente agli interventi di Varesenews e Prealpina i cui rappresentanti a quel punto penso abbiano già posto le domande principali, lasciando le “briciole” agli altri colleghi.
Insomma è strano che il tanto pluralismo informativo e giornalistico in particolare sventolato da una certa sinistra, nella realtà dei fatti poi faccia delle scelte non certo “democratiche”, penalizzando di fatto che la politica (Vendola compreso) la segue con passione e serietà professionale come penso venga espresso da tempo anche attraverso le pagine del nostro giornale. Da notare infine che questa anomalia risulta essere a carico solo di Sel Varese visto che gli altri leader di partito (e chi li ha invitati) approdati a Varese, non hanno mai “ghettizzato” nessunomettendo ogni singolo giornale locale sullo stesso piano e con le stesse modalità d’interfacciarsi professionalmente con il personaggio politico di turno dando n la possibilità quindi di svolgere nel miglior modo possibile il proprio lavoro nel rispetto dei lettori.

Le considerazioni del direttore di Varese7press non fanno una grinza .
Noi stessi ci  lamentiamo di essere discriminati dalle grandi testate provinciali ....e poi ci comportiamo alla stessa maniera . Personalmente ritengo che sia stato fatto un errore che va sanato !

Andrea Bagaglio   

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