Secondo l’Istat sono un milione 224mila le donne tra i 15 e i 65 anni che hanno subito molestie o ricatti sessuali nell’arco della loro vita lavorativa. Un dato pari all’8,5 per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione. Le molestie rappresentano il 31,2 per cento, i ricatti e le richieste di disponibilità il restante 68,8 per cento. Le richieste arrivano sia al momento dell’assunzione che per un avanzamento di carriera. Minimo comune denominatore delle vittime è un titolo di studio elevato.
Si fa presto a dire “denuncialo”. I motivi per non farlo possono essere tanti. Probabilmente tutti riconducibili alla paura.
Una definizione che nasconde un mondo fatto di ricatti, battutine e mobbing vissuti spesso nel silenzio. Quando una donna subisce un ricatto sessuale, nell’81,7 per cento dei casi non ne parla con nessuno sul posto di lavoro. Solo il 18,3 per cento racconta la propria esperienza ai colleghi.( da donne di fatto )
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