IRENE VENEZIANO IN CONCERTO A GAVIRATE
Sono arrivati dal Piemonte, da Milano, da Como per ascoltare la musica di Irene Veneziano .
E la diva del pianoforte non li ha delusi .
Dolcissima nel viso, apparentemente fragile nel corpo ,
Irene ha dato il meglio di se durante una serata che resterà negli annali della
musica per pianoforte .
Irene suonava , anzi no, Irene domava il pianoforte che in
realtà era un cavallo selvaggio che lei conduceva ,a volte dolcemente, a volte
con una prepotenza inaudita, nelle praterie della musica .
Questa atmosfera
avvinghiava i presenti in un’estasi senza fine , in un nirvana sublimato
dalle note di Euterpe –Irene .
Il fatto che Irene , tra un concerto e l’altro , tra un
premio e l’altro , abbia potuto essere presente a Gavirate ha del
miracoloso ; e più che miracoloso è
quanto hanno potuto udire i presenti .
Irene era un tutt’uno col pianoforte e con la musica che le
sue mani facevano magicamente sgorgare
dalle fauci del cavallo domato, a volte ammansendolo con una
zolletta di zucchero, a volte frustandolo senza pietà con le sue dita esili ma
volitive .
Gli autori interpretati erano Italiani od erano compositori che
avevano voluto rendere omaggio ad autori
italiani.
Fresca, leggiadra, Irene ha iniziato con Baldassarre Galuppi e la sua Sonata
n° 5 in Do maggiore ,( Andante, Allegro,Allegro assai ) per poi proseguire Muzio Clementi con la Sonata in Fa minore Op.25 n° 5 ( Allegro
con espressione , Lento e patetico, Presto ), suonando poi il Notturno di Ottorino Respighi e concludendo la prima parte del programma con un
inimitabile Frederic Chopen ed il
suo Scherzo n° 2 op.31.
Tutti brani ascoltati in religioso silenzio , interrotto da
scroscianti applausi al termine di ogni singola “ sonata “.
Il secondo tempo è stato magnificato dalle note di Robert Schumann che ha reso omaggio a
Niccolò Paganini col suo Studio sui
capricci di Paganini :Maestoso ,op. 10 n° 4 .
Sono poi risuonate le note di Giacomo Puccini e la sua Fantasia
su arie d’opera ( Piccolo valzer ,O mio babbino caro, Che gelida manina ,
mi chiamo Mimi ,E lucean le stelle, Nessuno dorma )
Per concludere Franz
Liszt con Fantasia sul Rigoletto di Giuseppe
Verdi .
In realtà non è stato per nulla facile terminare l’esibizione
,perché l’esigente pubblico presente non si stancava di applaudire , “
costringendo “ Irene al bis ed oltre .
E lei non si è sottratta al richiamo ed ogni volta saliva in groppa al suo
destriero mansueto per condurre nuovamente i presenti nelle praterie della
musica nobile .
Complimenti a Irene Veneziano, complimenti al Comune di
Gavirate, all’assessore alla Cultura, alla Biblioteca Comunale che da anni
realizzano stagioni musicali di altissimo livello .
Prossimo appuntamento a Gavirate : venerdì 22 febbraio con
Roberto Mattei 8tet.
Andrea Bagaglio
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO