Sono una ammalata oncologica. Dai primi di gennaio sono stata ricoverata presso la clinica neurologica di Padova presso la quale avrei dovuto subire un intervento che aveva bisogno della rianimazione. Ora, dopo quasi un mese sono ancora in attesa dell’operazione perché i letti di rianimazione non sono disponibili.
La responsabilità di tutto ciò non è da attribuirsi ai medici che, come tutti sappiamo, sono tra i più qualificati d’Italia ma ad un sistema che garantisce solo pochi letti di rianimazione. Ma allora chiedo: sono ricoverata in un ospedale o in un albergo? Penso che coloro che hanno responsabilità politiche debbano interrogarsi su queste incredibili, inaccettabili situazioni e cominciare a proporre soluzioni degne di una società civile.
Lettera firmata
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