Il voto del 24 e 25 febbraio rappresenta una grande occasione per il turismo per imporsi all'attenzione di tutti gli schieramenti politici. Il Turismo è stato il grande assente nel dibattito politico non solo degli ultimi 12 mesi ma in realtà degli ultimi vent'anni. Il Turismo non può più essere gestito come una posizione di rendita per l'Italia. Va riprogettato sia come fenomeno nazionale che come singoli prodotti turistici sul territorio. Il Turismo va riprogettato all'interno del Made in Italy, la vera ricchezza strategica dell'Italia.
In un anno di crisi nera per l’economia italiana, che ha raggiunto i 2000 miliardi di euro di debito pubblico, il turismo nel 2012 ha registrato un surplus record di 11,4
E’ il costo della burocrazia statale il vero problema dell’Italia.
Stato, Province, Regioni ci costano troppo! Diverso è il discorso per i Comuni, che sono i capri espiatori dell’inefficienza dello Stato italiano.
Il turismo è un’attività Export Oriented in quanto capace di attirare quote importanti di turisti dall’estero attirati dalle nostre Eccellenze artistiche, enogastronomiche, artigianali, ma anche industriali (Moda, Design, Fashion, Tecnologia).
Il problema riguarda ciò che offriamo, che è sempre più datato o che è addirittura inaccessibile. Che dire di un Sud Italia (isole comprese) che copre solo il 12.42% dell’incoming?
Perché non lo hanno ancora fatto?
Andiamo a votare. Chiediamo però agli schieramenti politici di indicare prima non solo il Capo del Governo ma anche il Ministro del Turismo.
Mai più personaggi paracadutati dal Nulla.
Il Turismo non è merce di scambio.
Deve essere affidato ai primi della classe, non agli asini e ai ripetenti.
Più saremo in questo gruppo, più diventeremo importanti. Ditelo ai vostri amici. Iscriveteli al gruppo.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO