Egregio Direttore,
da anni risulta attivo qui a Varese un COMITATO
per la TUTELA del BAMBINO in OSPEDALE (C.T.B.O.), Associazione Onlus che dice
di aver come scopo la difesa dei diritti del bambino ospedalizzato. Finora questo Comitato si è limitato a
raccogliere fondi per far dipingere stanze e corridoi e applicare figurine sui vetri nella Divisione di
Pediatria dell’Ospedale Del Ponte, a patrocinare alcuni Volontari che dedicano parte
del loro tempo a far giocare i bambini ricoverati, nonché a donare qualche
apparecchiatura sanitaria alla Divisione stessa.
Ci sia permesso esprimere il parere di due
dei sottoscritti Promotori del neonato COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE,
che come medici pediatri in detto
ospedale hanno lavorato in passato: i veri TUTORI del Bambino in Ospedale sono
i Medici e il Personale tutto della
Divisione di Pediatria. Ci appare
quindi stonata la dizione di C.T.B.O. autoattribuitasi da un Comitato che
semmai, date le finalità, dovrebbe accostarsi più ad altre Organizzazioni
similari (come la Fondazione A.B.I.O.) aventi finalità di solidarietà sociale
per l’umanizzazione dell’ospedale e l’aiuto psicologico al bambino
ospedalizzato ed ai suoi familiari. Mentre per altri compiti già esistono Istituti
(come il Tribunale del malato) cui i genitori dei piccoli pazienti possono
rivolgersi in caso di cattiva assistenza o di danni arrecati alla loro prole causati
da comportamenti scorretti o decisamente colposi da parte del Personale
Sanitario.
Dopo quanto si è detto pubblicamente nell’Assemblea
aperta del nostro COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE del 15 c.m., e dopo
aver sentito i pareri di tanti “tecnici” qualificati (Primari ed ex Primari) intervenuti
nel dibattito, TUTTI favorevoli al trasferimento all’Ospedale di Circolo delle attività
cliniche ora presenti al Del Ponte (Pediatria, Assistenza e Patologia
neonatale, Ostetricia e Ginecologia), riunione cui era presente anche la Sig.ra
Crivellaro -Presidente del CTBO-, ci chiediamo perché tale associazione di Volontariato - se,
come enunciato nell’intestazione, veramente si prefigge la “tutela” del bambino
ospedalizzato - non si unisce al nostro Comitato (cui hanno già aderito
illustri Clinici e tanti altri illustri Cittadini) per fare pressione sulla
Politica regionale e locale al fine di togliere almeno i bambini dalla situazione di precarietà
e di pericolosità in cui a detta di TUTTI ora si trovano, trasferendo la PEDIATRIA
in un sito più decoroso, e sopratutto più adeguato alle molteplici esigenze che
la malattia impone, presso l’Ospedale di Circolo ??? E non sarebbe il caso di ribattezzare il suo “Ponte” in “Circolo del Sorriso” ???
La nostra è infatti una “battaglia” di civiltà, di razionalità e di buon senso cui
dovrebbero aderire tutte le persone cui sta veramente a cuore la salute dei
Bambini e delle Donne, per contrastare certe scelte sbagliate di una ristretta cerchia di politici regionali assecondata
da una ottusa schiera di burocrati. Noi
siamo mossi unicamente
dall’interesse sociale per una buona Sanità pubblica e dal DOVERE MORALE di opporsi a scelte politiche improvvide e nocive per la Città, al presente come per il
futuro. Non abbiamo velleità politiche, come qualcuno
maliziosamente ha insinuato, e siamo fermamente determinati nel proseguire il
cammino che abbiamo intrapreso. Il
nostro intento è quello di ottenere il TRASFERIMENTO DI TUTTI I REPARTI DI
DEGENZA PER PATOLOGIE ACUTE dall’Ospedale Del Ponte ALL’OSPEDALE DI CIRCOLO.
L’impresa purtroppo è più difficile del
previsto, ci sembra quasi più ardua di quella a suo tempo sostenuta da Caterina
da Siena, poi santificata, per far trasferire la Sede Papale da Avignone a
Roma. Anche se qui la distanza è solo di
poco più di 1 Km.!
Ci faranno santi anche noi ???
Varese, 18 gennaio 2013 il COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE
(Dotti, Pirone, Bottelli, Gronchi, Gervasini)
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