sabato 26 gennaio 2013

MANTOVA :CONCORSO PUBBLICO PER GUIDA TURISTICA CON TEST PIENO DI ERRORI !

                                                                                                                                        MANTOVA - Il 15 novembre il palazzo del Plenipotenziario, in piazza Sordello, ospita la prima delle due prove che consentono di mettersi in tasca il patentino da guida turistica. Organizza la Provincia (competente in materia turistica) sancisce che sei preparato e puoi accompagnare i visitatori in giro per la città. Prima però devi superare un esame fatto di una prova scritta e una orale.
Trenta presenti , quasi tutti giovani. Per gli aspiranti cicerone la prima sorpresa si materializza con la distribuzione del test, fatto di sole domande a crocetta. Un po’ frustrante per chi ha studiato e dovrà fare dell’argomentare raccontato il proprio mestiere, ma così ha voluto la commissione presieduta dal dirigente Gianni Petterlini e composta da figure di spicco nel panorama culturale cittadino tra cui il presidente degli Amici di Palazzo Te, Italo Scaietta, l’ex presidente di Italia Nostra, Giuse Pastore, e Paola Sabbadini, professoressa all’indirizzo turistico del Bonomi.


Crocette a parte, l’imbarazzo dei candidati cresce con lo scorrere delle domande. Un refuso nella prima, un errorino nella terza e via con sbagli assortiti fino in fondo. Così Castellaro Lagusello diventa Castellano, i requisiti per godere del marchio del Grana Padano cambiano, palazzo Ippoliti da settecentesco diventa seicentesco, l’artista Giuseppe Spadini diventa Armando.
E ce n’è pure per palazzo Ducale, perché l’Appartamento Verde diventa quello dell’Imperatrice. Dai banchi i ragazzi si accorgono che qualcosa non va.                                                                                                                         Che fare? Mentre i ragazzi ci pensano su arrivano le pagelle: 28 bocciati e due promossi. Le risate si trasformano in fastidio e una manciata di aspiranti guide chiede di annullare la prova, di vedere i test corretti e di sbirciare pure quelli degli ammessi all’orale (quest’ultima autorizzazione tarda ad arrivare). Dopo un paio di settimane la Provincia risponde con una lettera di Petterlini: «La commissione ha deliberato di assumere ogni decisione definitiva nel merito allorquando siano trascorsi i sessanta giorni dalla chiusura del procedimento». Qui serve un avvocato, perché scaduti i due mesi la gara non sarà più annullabile se non con un laborioso ricorso al presidente della Repubblica e allora nei ragazzi si fa strada il sospetto che il burocratese serva a far calare il sipario sugli scivoloni.
 Maledetta burocrazia

Da La gazzetta di Mantova 

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