DALLA PARTE DEL CITTADINO: Risposta al
Sindaco di Varese
Rispondiamo volentieri alle dichiarazioni del
Sindaco di Varese avv. ATTILIO FONTANA che si è espresso (dichiarazione alla
PREALPINA del 13/1/2013) contro la nostra iniziativa della costituzione del
COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE, che si prefigge lo scopo di riportare
il POLO MATERNO-INFANTILE all’OSPEDALE DI CIRCOLO.
Ci permettiamo di far notare che l’intervento
del Sindaco contempla solo aspetti meramente formali, ma non entra affatto “nel merito” del problema. Del
resto dalla posizione istituzionale che occupa non ci si poteva aspettare che una
“difesa d’ufficio”dell’operato della
sua Giunta e del Consiglio Comunale, che il 14/12/2006 votò a favore (eccetto 2 Consiglieri di opposizione) del
megaprogetto del grande Polo Materno-Infantile (o “Ponte del Sorriso” come eufemisticamente
lo si battezzò) da realizzarsi presso l’Ospedale Filippo Del Ponte. Inoltre la sua affermazione che tranne il Consigliere
Regionale Massimo Buscemi nessun altro si dichiarò espressamente sfavorevole a
detto progetto non corrisponde al vero, in quanto - come anche si può ricavare dalla Stampa che
seguì l’indaginoso iter istituzional-burocratico - da molte parti fin dall’inizio si sollevarono diverse perplessità e molte prese di posizione contrarie.
Soprattutto da parte di eminenti personaggi della Sanità Varesina, chiamati in
veste di “tecnici” a dire la loro in
tempi diversi (16/11/2004, 28/11/2006, 28/11/2009: “Stati Generali della Sanità
Varesina”, come pomposamente furono chiamati), o con interviste alla Stampa,
tra i quali ci permettiamo citare:
dr Roberto Rotasperti, allora Direttore Gen. Osp. di Circolo (2004)
favorevole alla chiusura del Del Ponte;
dr Carlo Pampari, successore
del precedente (2006) tecnicamente sfavorevole al mega-progetto ma che rimise
ogni decisione al livello politico; prof
Paolo Cherubino, Cattedratico di
Ortopedia e allora Preside della Facoltà di Medicina dell’Università
dell’Insubria (2006), non invitato a partecipare perché notoriamente contrario;
dr Pier Maria Morresi, allora
Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, contrario; prof. Giuseppe Giudice, allora Primario di
Anestesia e Rianimazione al Del Ponte, decisamente contrario, con dettagliate
motivazioni; dr Roberto Puricelli,
Primario ostetrico-ginecologo al Del Ponte, allora contrario; dr Alessandro
Cè (medico), allora Assessore Regionale alla Sanità molto perplesso; dr Massimo Buscemi, Consigliere Regionale, contrario; prof Luigi
Nespoli, Primario Cattedratico di Pediatria al Del Ponte (intervista alla
Stampa del 20/11/2006) favorevole al trasferimento della Pediatria all’Osp. di
Circolo. (Favorevoli al progetto furono invece:
il Sindaco avv. Fontana, l’allora Presidente della Provincia Reguzzoni,
l’Assessore Regionale Cattaneo e il Direttore Gen. della Sanità Lombarda dr Lucchina;
critico il Consigliere Com. della Margherita Molinari, tendenzialmente
favorevoli i Consiglieri D.S. Cacioppo e Corbetta, sempre agli “Stati Generali”
2006). Successivamente (in occasione
della presentazione del progetto -17/11/2007-) l’allora Consigliere Regionale dr
Giuseppe Adamoli espresse
perplessità circa il flusso dei finanziamenti per un progetto tanto ambizioso e
qualche dubbio sulla sostenibilità di un ospedale tanto prestigioso a solo
pochi metri da un altro ospedale in una città piccola come Varese; ed in una intervista alla Stampa il prof. Giovanni Binaghi, allora Primario della
Cardiologia all’Osp. di Circolo, espresse parere decisamente contrario con
precise osservazioni. Prese posizione nettamente contraria al mantenimento delle
attività ospedaliere al Del Ponte anche la Confconsumatori
di Varese con dettagliate motivazioni (lettera del 12/3/2008), ed una
libera associazione di Medici, “Forza
Ippocrate” nata dal PDL all’interno dell’Osp. di Circolo, (vedi articoli su
La Prealpina) fece decisa opposizione al progetto ma senza successo. Agli “Stati Generali” del 28/11/2008 (con
scarsa partecipazione di Medici e pubblico, sala del “Rivoli” mezza vuota, come
fece notare la Stampa locale) il prof. Giudice ed il dr. Morresi, non
ufficialmente invitato, espressero nuovamente il loro parere contrario. Questo è quanto si desume dagli atti.
Il Signor Sindaco non può allora
dire che non ci fu opposizione al progetto. Perché ci fu eccome, e da parte di soggetti
altamente qualificati, che purtroppo rimasero inascoltati! Da tutto ciò si deduce che IL MEGA-PROGETTO DEL POLO MAT.INF. AL DEL
PONTE FU UNA SCELTA EMINENTEMENTE “POLITICA”, contro il parere dei “tecnici”
del settore e per nulla partecipata
dalla Cittadinanza. Che si sta solo
ora accorgendo, dopo il via ai lavori, di quanto sta succedendo. Tant’è che NUMEROSI CITTADINI,
ANCHE MOLTO QUALIFICATI, STANNO VIA VIA ADERENDO
ALLA NOSTRA INIZIATIVA. Che consiste
anzitutto nell’evidenziare ai Cittadini
l’irrazionalità di tale progetto e cercare di contrastarlo con i mezzi che la
DEMOCRAZIA ancora ci consente. E non ci
sembra affatto cosa di cui vergognarsi - come dice il Sindaco - bensì di andarne
fieri. Non si tratta di “demagogia” come
ci accusa il Sindaco, ma di sana dialettica democratica. Due di noi Promotori del COMITATO hanno
lavorato come Medici nella Divisione di Pediatria dell’Ospedale di Circolo,
trasferita senza una logica apparente al Del Ponte nell’Ottobre 1985 (doveva
essere un trasferimento “provvisorio”!) e ben conoscono le disfunzioni e i
disagi per i piccoli pazienti e per i Sanitari derivanti da questa anomala
ubicazione (che non stiamo qui a ripetere perché riportate nel documento di
presentazione del nostro Comitato). Disagi che sono ulteriormente aumentati
dopo l’inizio delle attività del cantiere con l’abbattimento del Padiglione
Vedani, e che proseguiranno prevedibilmente ancora per molto tempo.
Per questo abbiamo deciso di intervenire, per
un senso di DOVERE CIVICO e MORALE
nei confronti dei bambini e delle madri ricoverate, nonché di tutta la
Cittadinanza Varesina. Anche per evitare
alla Sanità un ERRORE STORICO, causa
di continui disagi e di notevoli spese presenti e futuri. Chiediamo solo che il POLO MATERNO INFANTILE
venga realizzato all’interno dell’OSPEDALE DI CIRCOLO, ed ivi vengano
trasferiti i Reparti di degenza ora presenti al Del Ponte. Ci auguriamo che i
Politici non si intestardiscano su una scelta tecnicamente sbagliata, anche se
l’hanno votata 6 anni fa. Allora le
condizioni erano diverse da quelle di
oggi, la recessione ha colpito molte fasce sociali e la spending review costringe
a tagliare la spesa pubblica. Che si tagli quindi il superfluo, non l’essenziale!
Invitiamo quindi il Sindaco, la
Giunta e tutti i Consiglieri Comunali a rivalutare con intelligenza e saggezza questa
scelta, alla luce dei tempi mutati e delle osservazioni dei Cittadini, ed
anzitutto a provvedere a far trasferire i reparti di Pediatria, Maternità e
Ginecologia presso l’Ospedale di Circolo, dove gli spazi non mancano dopo la costruzione
del nuovo monoblocco.
Varese, 14 gennaio 2013 Il COMITATO
PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE
(Dotti,
Pirone, Bottelli, Gronchi, Gervasini)
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