mercoledì 9 gennaio 2013
BUSTO ARSIZIO : ETERNIT DENTRO E SUL TETTO DELL'OSPEDALE !
Eternit sul tetto di un padiglione dell'ospedale di Busto Arsizio. Il problema dell'amianto continua a destare preoccupazione nonostante da anni si sia scoperta la pericolosità per la salute umana. Un nostro lettore ci ha inviato una foto (a sinistra) della copertura di un padiglione dell'ospedale bustocco ancora in eternit chiedendosi se sia dannoso per la salute di pazienti e utenti in generale che frequentano la struttura. Dalla direzione generale dell'ospedale arriva la rassicurazione del direttore Armando Gozzini che, dopo aver consultato gli uffici preposti, risponde: «Il problema dell'eliminazione delle coperture in eternit riguarda anche la struttura di Busto - spiega - ma posso assicurare che al momento non c'è nessun pericolo per la salute umana in quanto la copertura non è danneggiata».
Gozzini spiega anche con quali logiche si procede nelle strutture sanitarie: «La priorità per noi è l'eliminazione di questo tipo di materiale nelle parti interne degli ospedali - spiega - come, ad esempio, si è fatto a Somma Lombardo ricoprendo con pellicole che mettono al riparo da eventuali dispersioni di particelle, oppure elminandolo completamente quando i fondi lo permettono. I tetti, generalmente, sono considerati meno pericolosi». Il direttore dell'Azienda Ospedaliera, infine, sottolinea come non sia solo l'ospedale di Busto ad avere questo tipo di problema: «Sono molti, purtroppo, gli edifici pubblici che hanno coperture in eternit (sempre a Busto, ad esempio, la Procura della Repubblica, ndr) ma c'è un problema di fondi disponibili». Il direttore, infine, mette a disposizione gli uffici preposti per fornire qualsiasi altro chiarimento in materia.
( Da VN )
Sarebbe interessante saper chi ha fatto i rilievi per stabilire che le struttura non è danneggiata e se è previsto un tempo per la sua rimozione .
Se poi si dice che anche altri hanno lo stesso problema ...non è consolante, anzi la cosa è peggiorativa in modo esponenziale .A.B.
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