venerdì 14 dicembre 2012

SPENDING REVIEW : SI TAGLIA LA SALUTE DEI CITTADINI !

Nel 2012 Asl e ospedali hanno ottenuto sconti solo del 2% contro il 5% previsto dalla spending review e del 2,6% nel 2013 a fronte del taglio del 10% imposto dalla legge di stabilità. Maggiori difficoltà per le Regioni virtuose. A fronte di minori finanziamenti, le aziende preannunciano tagli ai servizi per i cittadini. 
Risultati che nel complesso fanno comunque evaporare come un miraggio l’obiettivo di 2,7 miliardi di risparmi nel biennio, che sono però stati nel frattempo detratti dal Fondo sanitario nazionale.
Il risultato di questo “flop” delle misure dettate dalla spending review prima e dalla legge di stabilità poi,  si tradurrà per il 95% delle aziende sanitarie in una riduzione dei servizi e delle prestazioni rese ai cittadini.




Purtroppo i primi segnali non sono positivi . Molte  Aziende si vedono già costrette a tagliare su altri fattori produttivi, come ad esempio il personale, oltre a quei servizi territoriali dove è più facile intervenire, come l’assistenza domiciliare o quella agli anziani nelle case di riposo. Del resto un po’ da tutta Italia arrivano segnali inquietanti, regioni virtuose incluse.

 Se alcuni ospedali della lombardia per ora ci si limita a non forniscono più bevande ai pasti ,in altri viene intaccata l'assistenza diretta  . Ad esempio   alle Molinette di Torino  si stanno somministrando ai pazienti farmaci con il contagocce, alcune Asl laziali hanno comunicato a voce o per iscritto ai pazienti nutriti artificialmente a domicilio che le soluzioni nutrizionali non potranno più essere fornite in misura sufficiente. All’ospedale di Tivoli ci si è limitati oltre all'acqua si taglia anche il latte per i ricoverati, ma a Rimini è stato sospeso il servizio di dialisi notturno che consentiva ai nefropatici che lavorano di continuare a farlo, mentre nella virtuosa Toscana la Asl fiorentina dal 10 dicembre garantisce solo gli interventi chirurgici urgenti e quelli oncologici.




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