sabato 22 dicembre 2012

ON .ANTONIO BOCCUZZI ( PD ) ESCLUSO : RICOPIO CON LE LACRIME AGLI OCCHI !


Ringrazio tutti coloro che ho abbracciato in questi anni e che da ogni regione mi fanno sentire il loro sostegno ....
Molti mi hanno detto simpaticamente dalle loro realtà che mi avrebbero dato il loro consenso ....
amici miei ,non saranno voti validi per queste primarie ,ma credetemi sono benzina nel mio serbatoio oggi devo dire un po’ scarico

In questo momento molte cose rumoreggiano e si muovono nella mia mente . Ricordi,a volte nitidi ,a volte meno chiari . le prime interviste , le altre che sono seguite ,moltissime .
Non so perché ,me ne viene in mente adesso una in particolare ,sarà il giornalista forse che solletica la mia memoria ...
Sottolineò l’uso forbito del mio italiano . Non era necessario dirlo ,perché agli altri non lo si dice , ma poi capii …. “ nonostante fossi un operaio ti esprimi davvero molto bene in italiano “ … povero idiota ...a parte il fatto che sono un operaio ( l'uso corretto del tempo nel verbo evidentemente non gli apparteneva ) ma ,offendendomi,offendendo la mia gente ,i miei fratelli ,pensava di farmi un complimento … forse lui non aveva un’adeguata padronanza della lingua italiana nonostante fosse un giornalista ..
Chissà poi perché questo ricordo … ma tant’è ….
Guardo attraverso la finestra ,e tra le foglie e i rami che il vento muove ,c’è ancora su un muro semi coperto da un altro manifesto ,parte residuale della precedente campagna per le primarie per la scelta del candidato premier per il centrosinistra .
Sono passati pochi giorni ,ma è forte la sensazione che il tempo sia stato amplificato e tutto sembra più lontano .
Continuo ad insistere nella scelta coerente ,forte ,importante di superare il porcellum attraverso le primarie, una decisione coraggiosa inficiata solo dalla tirannia del tempo che ha reso tutto talmente precipitoso che la campagna elettorale per molti è stata svolta esclusivamente tra una telefonata ,una email ,un sms .
Siamo nell’era della velocità della luce,forse questo sarà il futuro delle nuove campagne elettorali .
Avrei voluto affrontare queste primarie ,in modo diverso ,propositivo ,dove la proposta appunto e gli impegni corrispondono ad una faccia e occhi che si possono incontrare e attraverso gli stessi si può dare la tara del grado di sincerità che essi esprimono davvero .
Un manifesto ,un volantino ,non sono in grado di esprimere le stesse emozioni ,così come un gelido e freddo sms ,che per quanto cordiale non contiene molto oltre la richiesta di un voto alle prossime primarie .
Queste sarebbero state le primarie che avrei voluto affrontare,in mezzo alla gente ,a discutere, magari anche in disaccordo ,ma pur sempre di persona .
Tengo a sottolineare ancora una volta che la mia non è una fuga dal giudizio dei cittadini
In questi cinque anni ho percorso l’Italia in lungo e in largo, occupandomi soprattutto del tema della sicurezza sul lavoro, svolgendo il mio mandato con un raggio più ampio e secondo un percorso con connotazioni più nazionali. Non sono stato un parlamentare di territorio, ma ho cercato di rispondere a tutti coloro che in Italia, dentro e fuori il Pd, volevano discutere e confrontarsi sul tema della sicurezza sul lavoro. Ho partecipato a centinaia di iniziative dal Piemonte alla Sicilia ( purtroppo per due volte non mi è stato possibile andare ad iniziative in Valle d’Aosta per sovrapposizione di impegni … ne approfitto per rinnovare le mie scuse ) , sostenendo le proposte del Partito democratico sul lavoro e sui diritti dei lavoratori.
Per come le primarie sono state concepite qui a Torino,è indispensabile un radicamento politico che io non possiedo o un forte sostegno del partito locale, ulteriore mia carenza personale .
Per queste ragioni ,dopo un confronto con la direzione nazionale del partito ho deciso di fare un passo indietro , perché non posso permettermi un giudizio distorto che nella sua parzialità sarebbe stato usato in maniera strumentale per allontanare il mondo del lavoro dal partito democratico
Ringrazio coloro a cui “ho rotto le scatole “ con più telefonate e che hanno sempre risposto .
Ringrazio anche coloro che un tempo rispondevano e nell’ultima settimana non lo fanno più; comprendi che anche il silenzio ha la sua voce.
Ringrazio coloro che mi hanno sostenuto ,chi lo ha fatto apertamente e chi per motivi “strani” ,ma comprensibili lo avrebbe fatto in gran segreto
Tutto questo ,spero si comprenda non è un gioco a premi ,né si lascia ,né si raddoppia , per quanto mi riguarda si continua a lavorare ,si porta avanti la missione che ci si è dati ,se è possibile con maggior convinzione
A gennaio ho già in programma diverse iniziative e devo tornare a Roma per terminare il percorso di un provvedimento di cui sono relatore in commissione lavoro ,legato ad alcune semplificazioni sulla sicurezza sul lavoro ,probabilmente uno degli ultimi adempimenti che porteremo a termine a camere ormai sciolte
È stata per me un’esperienza importantissima ,in questo cammino quotidiano chiamato vita
È stato emozionante entrare nel Palazzo per quel che lo stesso rappresenta ,le personalità e lo spessore politico di alcuni esponenti il cui nome rimarrà indelebile segno nella nostra storia
Ho avuto l’onore di sedere sulla sedia in cui si sono seduti Berlinguer e Moro ,protagonisti del tempo della grande politica
È stato altrettanto emozionante salutare tutti i colleghi ieri ,scambiarsi gli auguri con i commessi e gli addetti del ristorante ,con cui abbiamo condiviso un’affezione reciproca
Varcata la porta ho stretto gelosamente a me ogni istante di quello che un giorno sarà un ricordo da condividere con mia figlia ,con l’orgoglio che ti permette di andare a testa alta ,quando hai lavorato ,quando hai messo tutto l’impegno e tutte le risorse possibili … e perché no, con l’orgoglio di aver fregato tutti …
io sono arrivato in quel posto che onorevole ( ovviamente quello che conta, cioè, l’aggettivo ) lo ero già ….

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