martedì 21 agosto 2012

SPENDING REVIEW ,FARMACI GENERICI ,FARMACISTI E MEDICI :IL VALZER DELLE RESPONSABILITA’ .


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La rivoluzione del farmaco generico? Una grande confusione. « Ci sono medici che hanno compreso benissimo lo spirito della norma ma altri che hanno eliminato completamente dal proprio ricettario ogni medicinale di marca. In questo modo, però, si scarica sul farmacista la responsabilità dell’acquisto di un brand». Con queste parole inizia una lettera del presidente dell’ordine dei farmacisti della provincia di Varese  Luigi Zocchi .



Per il dottor Zocchi, infine, tutta la situazione è falsata: « Già da anni, noi farmacisti dovevamo suggerire il farmaco generico esistente e lo Stato rimborsava solo il costo del medicinale più basso in circolazione. La quota eccedente era a carico del paziente. Come si fa a dire che lo Stato risparmierà 700 milioni di euro? Chi risparmierà sarà solo il cittadino che non acquisterà più il brad sborsando di tasca propria l'eccedenza. In Italia c’è un braccio di ferro tra aziende che fanno marchi e quelle che realizzano i generici. Questa è una vittoria delle seconde. Ma sono fandonie che lo Stato risparmierà».
n attesa che la situazione si assesti, Federfarma scriverà alle principali associaizoni di medici di base per sensibilizzarli sulla corretta interpretazione della legge: « Solo le nuove patologie rientrano nella direttiva. Inoltre bisogna fare molta attenzione alla storia clinica del paziente. Invito tutti a capire lo spirito della legge: non si può rimanere bloccati dalla paura psicologica di controlli dell’Asl».
In sostanza  la colpa è dei medici di base !
Dal canto suo il sindacato dei medici "Ci troviamo di fronte ad un cambiamento rispetto alle modalità prescrittive normalmente proposte dai medici del territorio ai pazienti – dichiara  Silvestro Scotti, Vice Segretario Nazionale Fimmg – nella completa assenza di una adeguata informazione ai cittadini sul provvedimento. A ciò si aggiunge la scelta di promulgare le nuove disposizioni a Ferragosto ossia in un periodo in cui è fortemente ridotta la efficacia informativa legata al rapporto fiduciario che i medici di famiglia normalmente riescono ad esercitare poiché nei primi 5 giorni di vigenza del DL oltre il 70% delle ore di attività è in carico al Servizio di Continuità Assistenziale”.

"A questo si aggiunge – continua Silvestro Scotti – l’aumento della mobilità della popolazione tipico di questo periodo di vacanze e quindi l'eventuale ricorso al Servizio di Guardia Turistica. L'assenza di informazione agli utenti mette questi nella condizione di non dotarsi delle opportune documentazioni da produrre al medico che li vede occasionalmente e che quindi non ha strumenti di valutazione, se non la dichiarazione verbale del cittadino, per collegare le proprie decisioni a un primo episodio di patologia cronica o ad un nuovo episodio di patologia non cronica".

Questo espone i servizi territoriali a un potenziale rischio di aumento della conflittualità tra medici e pazienti in Servizi già fortemente esposti a tali condizioni favorite dalla localizzazione delle sedi e dalla scarsa sorveglianza, conclude la Fimmg, stiamo valutando l'opportunità di segnalare alle Prefetture tale problema in modo che sia il Governo stesso a caricarsi il problema che ha superficialmente creato non predisponendo adeguata informazione o, nell'impossibilita di questa, non valutando un possibile rinvio dell'entrata in vigore del D.L. limitatamente alle norme sulla prescrizione dei farmaci.
Insomma si cerca di scaricare sugli altri …come sempre !

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