mercoledì 8 agosto 2012

BOTTIGLIE CON IMMAGINE DI HITLER : STUPIDITA' COMMERCIALE PER NOSTALGICI ?

Sono dovuti intervenire ebrei americani in gita sul lago di Garda per sollevare il problema ; gli italiani dov'erano ?

Ministro Riccardi : " gesto offensivo "


A far scoppiare il caso è stata una coppia di coniugi ebrei statunitensi che hanno raccontato a «L’Arena» il loro senso di smarrimento nello scoprire che in un supermercato a Garda, dove erano in vacanza, hanno trovato le bottiglie di vino con Hitler ripreso in più pose, con un richiamo anche al Mein Kampf, assieme ad altre con Giovanni Paolo II sull’etichetta. Confezioni che fanno parte di una linea «storica» dedicata ai personaggi del passato.



 Già negli anni scorsi erano scoppiate analoghe polemiche su vini con etichette dedicate allo stesso dittatore nazista o a Benito Mussolini. Ad accorgersi delle bottiglie «hitleriane» è stato il marito, Matthew Hirsch, avvocato a Philadelphia, entrato nel negozio per comprare frutta, acqua e vino. «Mi ha scioccato» ha raccontato, dicendo di aver chiesto spiegazioni al negoziante ma di aver ricevuto come risposta che era solo storia «come il Che Guevara». La moglie Cindy ha ricordato che i suoi genitori sono sopravvissuti alla furia nazista, che il padre era stato portato nel campo di sterminio di Auschwitz nel 1944 dal villaggio in Cecoslovacchia dove viveva, «morirono nei campi i suoi genitori - ha aggiunto - due fratellini e la sorella». «Non è solo un affronto agli ebrei - ha detto - anche se io sono ebrea come mio marito. È un affronto all’umanità tutta». Il titolare del supermercato ha spiegato che di bottiglie non ne vende tante e che l’esposizione la considera come una sorta di monito «perchè i figli di chi ha compiuto simili gesti possano vedere e ricordare quanto è stato fatto». Se il sindaco ha annunciato che interverrà per far ritirare le bottiglie, la procura sta pensando di far scattare un sequestro delle confezioni. Il procuratore Schinaia, però, ha voluto sottolineare più volte che sembra di essere in presenza di un problema che più che l’intervento giusto della magistratura dovrebbe porre una questione e trovare una soluzione «nella cultura e nella coscienza delle persone. Ma la stupidità umana sembra non avere limiti».

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