Dieci anni. Tanto è durata la truffa ai danni di tanti genitori di Monteprandone, paesino in provincia di Ascoli Piceno di circa 12mila abitanti. Un pediatra, convenzionato con l'azienda sanitaria regionale, ha deciso di cambiare la propria vita ed è volato negli Stati Uniti per svolgere l'attività di anestesista neonatale in una clinica americana.
Peccato che, lungi dall'avvisare l'Asl e i pazienti della propria assenza, abbia affidato lo studio a un signore che ha la laurea in medicina ma non la specializzazione in pediatria. Quest'ultimo ha gestito per dieci anni lo studio in modo esclusivo e senza il minimo controllo, ricevendo ogni giorno genitori più o meno preoccupati per la salute dei propri bambini. Una truffa fruttuosa: il vero pediatra e titolare dell'ambulatorio percepiva dall'Asl 6.500 al mese (senza far nulla) e ne girava 3mila, puliti puliti, al "socio". Al quale peraltro bisogna peraltro riconoscere una certa dose di fantasia e sangue freddo, avendo "ingannato" per un decennio mamme, papà e forse anche qualche nonno.
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