La maggior parte degli osservatori - giornalisti, esperti, addetti ai lavori - non ha esitazioni: il testo approvato ufficialmente con cui si è chiusa la Conferenza sullo sviluppo sostenibile dell’Onu contiene davvero poche cose concrete.
Principi generali più che condivisibili, promesse di impegni, discorsi alati quanto vaghi; ma niente regole, niente avvio di processi virtuosi, niente schemi per attivare finanziamenti.
Mancano la difesa degli oceani dall’overfishing, con la creazione di riserve oceaniche protette in alto mare; neanche un accenno al taglio dei sussidi ai combustibili fossili, che incassano sei volte i finanziamenti pubblici ricevuti dalle fonti rinnovabili.
È vero che si parla per la prima volta di «green economy»; ma per affermare che non serve «un set rigido di regole» e ognuno farà come meglio crede.!
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