lunedì 25 giugno 2012

PER L'ASL :MONOCULA O OCCHIO DI VETRO !

     
                                                                                        Lei non lo sa, ma è cieca da un occhio: si informi». E’ più o meno questo il senso di una disavventura dal sapore kafkiano capitata a Fulvia Modenesi, una donna di 54 anni abitante a Varzi. «Prima abitavo a Milano - racconta - Ho preso la patente lì nel 1979.



Quando mi hanno dato la patente, mi hanno detto che dovevo fare una visita medica di controllo ogni 5 anni. Pensavo che fosse una cosa normale: non sapevo che fino ai 50 anni la visita medica di controllo si fa ogni 10 anni. Sono i portatori di handicap che devono sottoporsi alla visita ogni 5 anni. Da allora ho fatto visite ogni lustro davanti alla commissione invalidi di Milano e poi di Pavia: tutto il giorno in corridoi e sale di aspetto piene di un’umanità dolente e sofferente, dato che erano gli stessi ambulatori dove si decidevano le pensioni di invalidità. Andavo in questi posti e piangevo tutto il giorno. Dal 1979 a oggi ho fatto almeno sette od otto visite oculistiche: prima a Milano in via Cilea e poi al San Matteo di Pavia. Dopo che mi sono trasferita a Varzi, l’ufficio competente era all’Asl di via della Repubblica, a Voghera. E’ stato qui, qualche mese, fa, che una dottoressa mi ha gelato. “Lei ha un occhio di vetro? - mi ha chiesto - Perchè sulla patente c’è scritto “monocola”, e cioè che lei ha un occhio solo».
Naturalmente non era vero: io ho entrambi gli occhi e ci vedo da tutti e due. Mi domando: ma in 32 anni di viste mediche alla commissione invalidi, come mi hanno visitato visto che non si sono accorti neppure che io avevo entrambi gli occhi? Ora cerco un avvocato che mi aiuti a chiedere almeno i danni morali»(

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO