Confesso che ho difficoltà a comprendere come si possa interpretare ogni tornata di primarie che veda coinvolto il PD , con o senza alleati , come un giudizio universale sulla segreteria nazionale .
Se si fanno le primarie ,vuol dire che ci sono in lizza più persone che hanno affinità politica che si contendono il primato .
Certo , nei grossi comuni, i vertici nazionali dei partiti si sono spesi per questo o quel candidato che qualche volta, molte volte , non è risultato vincente .
Al posto di trarre indicazioni dal fatto che la gente, il popolo, la base, la società civile.....ha indicato " altro ". si coglie l'occasione, all'interno del PD , per l'eterna resa dei conti .
Personalmente ritengo che le primarie servano a scegliere il miglior candidato possibile di coalizione, da contrapporre allo schieramento avversario, e null'altro .
Certo, l'esito deve servire ad una riflessione su come attrezzarsi in futuro per ascoltare meglio le gente , e nulla più .
Le primarie ,finora. si sono rivelate un formidabile strumento di mobilitazione popolare nonchè di intercettazione della volontà popolare .
Cosa vogliamo di più ?
I risultati elettorali nelle successive elezioni hanno dato ragione .
Certo, il fatto che nella maggior parte dei casi non abbia vinto il candidato indicato dall'apparato di partito può lasciare qualche perplessità , ma se non si accettano in toto i risultati ,che si fanno a fare ?
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