Il Comune dell'Aquila è stato condannato dal Tar per il mancato rispetto del termine dei sessanta giorni - fissato dall'ordinanza 3790 - entro il quale deve rilasciare il buono contributo per la riparazione delle case "E". Questo nonostante ad esaminare i progetti sia la filiera composta da Fintecna, Cineas e Reluis, che non rispetta i tempi
Lo ha denunciato oggi l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano, illustrando la sentenza con la quale i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di due cittadini.
"Il Tar - ha spiegato Di Stefano, insieme all'avvocato del Comune Domenico de Nardis - ci condanna, pur riconoscendo che la responsabilità del ritardo è imputabile alla filiera".
Ecco come funziona: al Comune viene presentata la domanda, ma chi controlla se ci siano i requisiti per il rilascio dell'indennizzo sono Fitecna, Reluis e Cineas, nei confronti dei quali il Comune non ha alcun potere.
L'amministrazione, ora, dopo le due diffide presentate a Gianni Chiodi, si prepara ad intraprendere azioni legali di rivalsa nei confronti del commissario.
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