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LEGNANO ( MI )
iin tasca aveva una busta con mille euro appena estorti a un imprenditore di Castellanza che aveva bisogno di sbloccare un mutuo. Icarabinieri lo hanno arrestato davanti alla sua banca, la Popolare di Intra in via dei Giganti a Legnano. Lui, il direttore della filiale, un quarantenne incensurato residente in provincia di Novara, ha tentato una difesa con una certa nonchalance, sostenendo di aver preso quei soldi per versarli e non far perdere tempo al proprio cliente con le code allo sportello.
Non era la prima volta!
Sotto la minaccia di non mandare in pagamento due assegni, perché non coperti – anche se il fido li copriva ampiamente - il direttore si era fatto vendere un'auto, di proprietà dell'imprenditore, alla metà del prezzo di mercato. Dopo un mese, per presunti problemi al cambio automatico, aveva preteso altri 1500 euro. Mentre per avviare una pratica di leasing, necessaria all'acquisto di alcuni locali per avviare una nuova attività, aveva preteso "in regalo" un televisore 3D. Ma l'imprenditore gli aveva fatto avere un modello più scarso, un semplice Hd. La pratica non andò comunque a buon fine, perché la banca non stipulava contratti di leasing con società costituite da poco tempo.
Nel giro di pochi mesi, l'imprenditore era diventato completamente succube del direttore della banca che si occupava di tutte le pratiche del malcapitato cliente. L'ultima, però, gli è costata l'arresto: la mazzetta di mille euro serviva, infatti, a far avere un mutuo di 40 mila euro al fratello dell'imprenditore che, ormai stanco e preoccupato per questa situazione, aveva già raccontato tutto ai carabinieri di Castellanza, denunciando il comportamento scorretto del direttore, ora agli arresti domiciliari con l'accusa di estorsione continuata. «Stiamo facendo altri accertamenti – spiega il maggiore Gianluigi Cirtoli, comandante della compagnia dei carabinieri di Busto Arsizio – per identificare eventuali ulteriori vittime. Questo è il primo caso del genere che ci capita».
Il tribunale di Milano ha convalidato l'arresto e il giudizio direttissimo che si terrà il 23 marzo prossimo.
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