martedì 21 febbraio 2012

SESTO CALENDE -IMPIANTO DI BIOMASSA IN ZONA RESIDENZIALE ?


  Riceviamo e pubblichiamo 
                             
UN IMPIANTO A BIOMASSA IN ZONA RESIDENZIALE

Ancora “stranezze” a Sesto Calende
Prima è girata voce, come accade nei piccoli Comuni, e tale resta questo anche se si fregia del titolo
di “Città”.
Poi gli Amministratori non ne hanno fatto mistero, minimizzando la cosa: solo 1 MW (un Mega
Watt), solo 600 mq, solo un paio di autocarri al giorno di cippato… ecc. ecc.
Un impianto alimentato a “biomassa” da installarsi vicino alla Scuola Superiore “Carlo Alberto dalla
Chiesa” e vicino alla Fondazione Renato Piatti ONLUS (un piccolo ospedale) su terreni attualmente
agricoli.



Ora si cerca un plebiscito per l’impianto a biomassa, si cerca di ottenere l’assenso di chi ci vive vicino,
si proclama in Consiglio d’Istituto che ci saranno 100.000 € per la Scuola Superiore. Si ottiene,
in men che non si dica, il parere favorevole, caldeggiato dal Presidente del Consiglio d’Istituto
(avrà capito di cosa si tratta oppure ha capito solo che “conviene”?). La Dirigente scolastica, non
deve nemmeno esporsi, c’è, come già detto, chi si fa protagonista , in sua assenza, e le toglie il disturbo
di esporsi ma, chi le ha parlato, la descrive entusiasta.
Ma il cittadino che vuol capire non si accontenta delle rassicurazioni del Sindaco che, come avviene
a scuola, si nasconde dietro supposte “decisioni dell’Amministrazione provinciale”. E quindi si
bussa in provincia, si rimbalza da un ufficio all’altro sembra che, non ci sia (ancora) nulla.
Tanto il progetto viene sbandierato localmente da bocche che appaiono ben oliate, quanto se ne nega
l’esistenza nei settori competenti dell’Amministrazione provinciale.
Ma viene finalmente trovato il contatto con la persona giusta e si ottiene una versione credibile.
C’è l’iniziativa di una Società privata, ELY Impianti, per realizzare un impianto a biomassa, in pratica
un teleriscaldamento. Si tratta dell’equivalente di un grosso motore Diesel alimentato ad olio di
colza e scarti vegetali.
Quindi cementificazione di un’area attualmente agricola. Quindi emissione di fumi che saranno
dichiarati trascurabili nel progetto, nella realtà si conosceranno dopo. Quindi emissioni acustiche
giorno e notte: un grosso motore Diesel è sicuramente rumoroso. E, si noti bene, i confinanti sono la
Scuola Superiore e la Fondazione Piatti e, a poca distanza, sono situati due quartieri residenziali ed
il vasto complesso sportivo con campi di calcio, pista di atletica, tennis, skate park e piscina.
Inoltre, dice la nostra fonte, i fabbricati scolastici sono proprietà della Provincia di Varese e non esiste
che la Scuola riceva denaro: qualcuno si è inventato 100.000 €? E se sì, perché?
I rischi del dopo sono già noti, sono i soliti ricorsi storici: “Che bell’impianto a biomassa: ampliamolo!”
E così il “piccolo” impianto diventerà “grosso”, con l’aumento dei fumi, del rumore, del
numero di autocarri e, in nome del solito business, la vita sarà cambiata.
Quindi complimenti alla dabbenaggine di chi vuol cementificare altri prati, e dovrebbe però incontrare
il “no” dell’Amministrazione sestese che vanta un PGT che fermerà il consumo di suolo.
Per concludere, ben venga l’impianto a biomassa, ma facciamolo nell’area industriale de “La Quadra”.
Gli impianti industriali siano destinati all’Area industriale.
Sesto Calende, 18 febbraio 2012
COMITATO per la TUTELA del BASSO VERBANO
“Difendere Sesto”
Mario Lolla          Beppe Balzarini

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO