In Inghilterra il ministro
dell'ambiente si è dimesso: non ha pagato una multa; per non perdere punti
sulla patente ha detto che al volante dell'auto c'era la moglie. Sconfessato
dalla stessa consorte (a causa di una pruriginosa storia di corna) è stato incriminato
dalla giustizia britannica e ha deciso di lasciare l'incarico. A Londra.
Inimmaginabile a Roma.
Da noi è' un continuo inquinamento della vitapubblica. Una contaminazione della convivenza civile. Sono di questa settimana
il voto a sorpresa della Camera che introduce il principio della responsabilità
civile dei giudici e la mezza confessione del senatore Luigi Lusi appropriatosi
di 13 milioni generosamente versati forzatamente da noi attraverso lo Stato
nelle casse di un partito-fantasma, la Margherita.
Qui da noi si preferisce
chiedere i danni ai magistrati che hanno osato arrestare un potente .
Giovedì a Montecitorio è andata in onda una porcataforzaleghista con l'appoggio di un nutrito manipolo di franchi tiratori del
centro e della sinistra coperti dal voto segreto. Ed è stato lanciato un
duplice messaggio: primo, sulle questioni che stanno a cuore (e in tasca) a
Berlusconi l'asse Pdl-Lega non si spezza, anzi è reattivo più che mai; secondo,
il premier Monti e la sua squadra rivelano debolezza politica e ingenuità
tattica appena si esce dal tracciato del risanamento economico-finanziario.
Brutta storia. Così ciò che non era mai passato con Berlusconi imperante e maggioranza bulgara, è potuto accadere con il governo dei professori. Proprio nei giorni in cui un ex leader di un ex partito si è accorto che l'ex suo migliore amico gli ha sfilato dal conto in banca 13 milioni di euro. Soldi provenienti da un finanziamento pubblico effettuato senza controlli e verifiche. Francesco Rutelli, già candidato premier senza successo, già fondatore del Pd poi trasmigrato in un partitino personale confluito nel Terzo polo, si guadagna la tessera del club "A mia insaputa". E' in buona compagnia. Così - mentre i dirigenti politici recitano la triste parte delle scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano - tocca ancora una volta ad una Procura della Repubblica provare a far luce sull'opaca attività di finanziamento di una organizzazione di partito. E' il fallimento della politica. Scandaloso, irritante e pericoloso. Pericoloso perché cresce il distacco tra i cittadini e le forme della democrazia rappresentativa, considerata solo come una sovrastruttura costosa e improduttiva da un numero crescente di italiani.
La risposta: basta privilegi, basta casta, basta spreco del denaro di noi tutti. Tocca alle forze democratiche il coraggio di cambiare subito, tutto, abbandonando le troppe timidezze. Altrimenti l'antipolitica prenderà ancora una volta il sopravvento, ultimo lascito avvelenato di un ventennio che non finisce.
Brutta storia. Così ciò che non era mai passato con Berlusconi imperante e maggioranza bulgara, è potuto accadere con il governo dei professori. Proprio nei giorni in cui un ex leader di un ex partito si è accorto che l'ex suo migliore amico gli ha sfilato dal conto in banca 13 milioni di euro. Soldi provenienti da un finanziamento pubblico effettuato senza controlli e verifiche. Francesco Rutelli, già candidato premier senza successo, già fondatore del Pd poi trasmigrato in un partitino personale confluito nel Terzo polo, si guadagna la tessera del club "A mia insaputa". E' in buona compagnia. Così - mentre i dirigenti politici recitano la triste parte delle scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano - tocca ancora una volta ad una Procura della Repubblica provare a far luce sull'opaca attività di finanziamento di una organizzazione di partito. E' il fallimento della politica. Scandaloso, irritante e pericoloso. Pericoloso perché cresce il distacco tra i cittadini e le forme della democrazia rappresentativa, considerata solo come una sovrastruttura costosa e improduttiva da un numero crescente di italiani.
La risposta: basta privilegi, basta casta, basta spreco del denaro di noi tutti. Tocca alle forze democratiche il coraggio di cambiare subito, tutto, abbandonando le troppe timidezze. Altrimenti l'antipolitica prenderà ancora una volta il sopravvento, ultimo lascito avvelenato di un ventennio che non finisce.
Cara Casta “ NUN TE REGGHE PIU’
Andrea Bagaglio – Coordinamento provinciale per la
legge popolare “ nun te regghe piu”
(
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