SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO O
LICENZA PER L’INSICUREZZA DEI LAVORATORI ?
Ogni anno circa 1200 persone muoiono sui luoghi di lavoro e circa 1 milione
restano feriti . Mentre la crisi ha
determinato negli anni 2008 2009 2010 una contrazione dei decessi, l’anno scorso ,nonostante il
permanere di una situazione occupazionale drammatica, vi è stato un notevole
incremento di morti ( Osservatorio
Indipendente di Bologna )
Di fronte a questa tragica realtà l’attuale governo ritiene che
l’incremento del la produzione industriale si ottenga diminuendo le tutele per
i lavoratori , in particolare quelle riguardanti la loro salute !
Infatti nel decreto 5/ 2012
,(il cosiddetto decreto semplificazioni
), per quanto riguarda la salute nei luoghi di lavoro presenta
novità a dir poco aberranti, frutto o dell’incompetenza
legislativa, o della volontà di umiliare ancora una volta la sicurezza e
la salute dei lavoratori.
Infatti l’art . 14 contiene tre norme
che,agli occhi di una persona dotata
di un poco di buon senso , appaiono subito di una gravita inaudita .
Nel comma 4) il governo si
ripromette di varare regolamenti dopo aver sentito le imprese , dimenticandosi
dei lavoratori e, per quanto riguarda l’industria alimentare , le associazioni
di consumatori .
Al comma 4 ) lettera d) si
scrive testualmente “ collaborazione
amichevole con i soggetti controllati
al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”
La legge non consente la “ collaborazione amichevole :
se un ispettore ASL risconta una violazione e non la sanziona, nell’interesse
della salute e della sicurezza del lavoratore ,compie una omissione grave
, da denuncia all’autorità giudiziaria .
Sarebbe il caso che il ministro si legga il decreto
legislativo 19 dicembre 1994 numero 758 –disciplina sanzionatoria in materia di
lavoro, e relative modifiche !
Ma l’incompetenza raggiunge lo zenit quando si legge
la lettera
f) del comma 4 dell’articolo 14
citato che così recita:
“soppressione o riduzione dei controlli
sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della
qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate.”
Si confondono le norme sulla sicurezza e salute con la
certificazione ISO , che tratta di organizzazione del lavoro ai fini produttivi !
Ci troviamo di fronte ad uno stravolgimento delle
leggi e della costituzione .
La salute dei lavoratori si tutela applicando le
leggi esistenti , non favorendo gli industriali a danno dei lavoratori .
Al posto di aumentare i controlli nelle aziende , si
incentiva la “deregulation” a scapito della incolumità .
Nulla di nuovo rispetto ai precedenti governi ,in
quanto tutti, tutti , non si sono minimamente preoccupati di aumentare il
personale deputato al controllo delle
norme riguardanti la tutela della salute nei luoghi di lavoro .
Anzi, con la scusa della crisi , si è passati da circa
1950 a 1850 ufficiali di polizia
giudiziari Asl operanti in tale settore .
Purtroppo il decreto 5/2012 è già operativo .Entro 60
giorni deve essere convertito in legge dal parlamento .
Di fronte a tale grave deriva legislativa chiediamo
a tutti ,parlamentari, sindacati,
lavoratori, intellettuali , di sostenere
una azione volta all’eliminazione di norme che, diminuendo l’efficacia dei
controlli , favoriscono oggettivamente coloro che non rispettano le leggi
riguardanti la sicurezza sul lavoro .
E 1200 persone morte ogni anno sono una tragica realtà
!
Andrea Bagaglio. Medico del lavoro
Sono assolutamente d'accordo proprio perchè sono un certificatore ISO 9001. Una norma di adesione volontaria soprattutto di carattere generale non può sostituire una legge nazionale cogente per di più in materia di sicurezza sul lavoro. Le nostre competenze non prevedono una preparazione professionale tecnica specifica. Avrei, forse - e dico forse - capito un riferimento alla ISO 18001 che è la norma, sempre di adesione volontaria, che verifica l'applicazione delle norme sulla sicurezza.
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