CONTESTATA UNA EVASIONE DI 27 MILIONI DI EURO -SOTTO SEQUESTRO PARTE DELL'AZIENDA .
Dovevano allo Stato quasi 27 milioni di euro, fra imposte e sanzioni, e per evitare di versare la somma avrebbero "svuotato", se così si può dire, la loro azienda. Cedendo beni e rami di attività ad altre società del gruppo.
Con questa accusa sette persone, due fratelli e la madre, titolari della Chiaravalle Spa, un'azienda meccanica con sede a Cavaria con Premezzo e quattro prestanome, sono stati denunciati dalla Guardia di finanza per sottrazione indebita al pagamento delle imposte.
Secondo quanto è emerso dalle indagini, coordinate dal pm di Busto Arsizio Nadia Calacaterra, fra il 2008 e il 2009 i titolari avrebbero cercato di ottenere benefici fiscali coprendo con dei costi fittizi una plusvalenza ottenuta grazie alla partecipazione nella Spa di due nuove imprese di proprietà dei soci e simulando compravendite immobiliari.
Operazioni che non sono sfuggite ai controlli delle Fiamme gialle e dell'Agenzia delle Entrate.
E, quando i titolari si sono trovati a dover pagare una somma di 27 milioni, fra imposte dovute e sanzioni, avrebbero deciso di simulare una riorganizzazione del gruppo societario per sottrarre i beni al fisco. Una volta svuotata delle sue risorse e del suo attivo patrimoniale la Chiaravalle è stata messa in liquidazione.
Molto diverso, invece, il quadro dipinto dai legali della Chiaravalli, Stefano Bettinelli e Cesare Cicorella: «Ai nostri assistiti è stato comunicato l'esito soltanto di un primo accertamento da tre milioni e mezzo di euro circa - spiega Cicorella - Contro il quale abbiamo ricorso e che è stato sospeso. Del secondo accertamento e delle sanzioni da 20 milioni di euro nessuno ci ha mai comunicato nulla».
E ancora: «Ci sono stati sequestrati dei beni a tutela di un debito che nessuno ci ha mai detto di dover pagare. Sono situazioni tutte italiane. Dei presunti 27 milioni di euro dovuti, lo Stato non ha mai chiesto un centesimo; non abbiamo mai avuto alcuna comunicazione di un secondo accertamento o delle conseguenti sanzioni».
Nessuno si ricorda, ma il padre dei titolari ,industriale fondatore , morì tanti anni fa a Rio de Janaeiro , mentre assisteva ai fuochi pirotecnici carnevaleschi a bordo di uno Yach
Per gli avvocati della ditta , che ovviamente fanno il loro mestiere , è tutto a posto .
Permetteteci di avere qualche dubbio
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