E’ difficile comprendere il voltafaccia leghista sul caso
Cosentino : da una parte ,in commissione
, ritengono fondate le accuse
di riciclaggio e corruzione con
l'aggravante del metodo mafioso rivolte dalla magistratura al
deputato leghista . dall’altra Bossi ,asserendo che nelle carte dei magistrati
non vi sia nulla , fa votare i sui in modo da salvare l’amico dei mafiosi
casalesi .
E ‘ palese ormai che
i leghisti non votino nell’interesse della giustizia , è quindi di tutti
noi , ma nell’interesse di qualcun altro
ovvero di Berlusconi ,cui ovviamente devono qualcosa …come tutti sanno .
E il povero Maroni , che qualcuno, dimenticandosi il lavoro
in prima linea di magistrati e
poliziotti, ha osannato come cacciatore di mafiosi s’è trovato in prima linea
in un partito che per ben due volte
salva un deputato in forte odor di mafia .
Probabilmente Maroni
non aveva letto bene le circostanziate accuse dei magistrati ,come
invece aveva fatto il colto Bossi .
Magari non ha saputo interpretare correttamente qualche
capitolo del possente faldone accusatorio , mentre gli altri leghisti ,
capitanati da Bossi hanno dedicato nottate a studiare i fantasiosi capi di accusa inventati dai
magistrati persecutori .
E il capo disse :”
non c’è scritto niente “
E tutto questo a sua
insaputa .
Come a sua insaputa Bossi aveva già messo al sicuro in
Tanzania i 30 denari di Berlusconi .
Povero Maroni ….
povera democrazia
Cara casta “ nun te regghe piu’ “
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