Apprendo con immenso piacere che la bibliotecaria di Sesto Calende sia ancora viva nonostante le inenarrabili malefatte di cui è stata accusata . Penso che l'autrice del libro incriminato e la casa editrice debbano ringraziare il sindaco Colombo per l'insperata, gratuita, pubblicità fatta al libro .Qualcuno sospetta che si tratti di un disegno del sindaco per conquistare la prima pagina del Corriere della Sera ,del telegiornale , per meritarsi l'attenzione di Massimo Gramellini durante la trasmissione " Che tempo che fa ". Noi optiamo più semplicemente per la riproposizione del motto " qui comando io " .
In tutta questa vicenda che avrebbe dell'esilarante se non coinvolgesse la dignità di una persona che si guadagna di che vivere col proprio onesto lavoro : Emerge l'imbarazzante silenzio dell'assessore alla cultura , chiamato (a ) in causa dal sindaco . A meno che , come ai bei tempi , l'assessore alla cultura non serva :basta il sindaco .
Tra qualche giorno la biblioteca comunale del mio paese ospiterà la presentazione del libro di una consigliera regionale della Lega : non mi è lontanamente venuto in mente di gridare allo scandalo ,nè tanto meno pensare a qualcosa di fazioso .
Ognuno è libero di andare a sentire o di stare a casa . Il ventennio è finito da tempo .
Se poi il sindaco di Sesto Calende ritiene ,a torto , che i soldi per l'acquisto del libro avrebbero dovuto essere usati per miglior causa ,lo invito ad indicarmi le modalità attraverso le quali io possa rifondere la comunità sestese del danno subito per l'acquisto del libro .
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