lunedì 12 dicembre 2011

In Italia c'è lo schiavismo. Tu da che parte stai?


ROSARNO CHIAMA , BOLOGNA RISPONDE 

Le condizioni di vita e lavoro dei braccianti immigrati nelle campagne del Sud Italia (denunciate più volte da inchieste giornalistiche, da relazioni delle associazioni di medici e dagli stessi immigrati lavoratori) sono sotto gli occhi di tutti.
Paghe da fame, caporalato, condizioni igienico sanitarie del tutto inaccettabili, nessuna politica dell'accoglienza: scenari che richiamano altre epoche storiche e che invece fanno parte del nostro presente.    
Molti dei prodotti che, attraverso la grande distribuzione alimentare, arrivano sulle tavole degli italiani sono “condite” dallo sfruttamento di chi nei campi del Sud viene quotidianamente “usato” senza alcun riconoscimento in termini di salario e di diritti. Anzi, molti dei braccianti agricoli immigrati sono, per la legge italiana, “pericolosi clandestini”.

Fare qualcosa per opporsi a tutto ciò è possibile, anzi è necessario.  A partire dalla cosa più semplice: acquistare solo quei prodotti per i quali  si sia certi che la mano d'opera non viene sfruttata, e, in genere,  assumere pubblicamente e nei comportamenti quotidiani la consapevolezza che "l'acquistare" non è un gesto neutro ma connotato politicamente specie se è complice di ingiustizia e sfruttamento e non si cura del peso delle coltivazioni inquinanti.

A Bologna si stanno aggregando diverse realtà sociali cittadine e contadine
 che in vario modo si occupano di agricoltura, alimentazione, consumo, immigrazione, per dare forma e contenuto a un comitato d'appoggio a tutte le battaglie contro lo sfruttamento della manodopera immigrata in agricoltura. L'intento è quello di creare una rete di sostegno ai braccianti sfruttati del sud e alle associazioni che su quei territori quotidianamente lavorano al fianco dei migranti e allo stesso tempo rafforzare l'alleanza tra lavoratori sfruttati, consumatori critici e le piccole realtà contadine che hanno scelto di rispettare ambiente e dignità del lavoro.
Come dimostrano le proteste dei braccianti di Nardo' dell'estate scorsa, lo sciopero è uno strumento molto efficace. Uno degli obiettivi del comitato è quello di attivare un fondo di solidarietà che permetta ai braccianti di sostenere le giornate di sciopero senza rinunciare al reddito, riappropriandosi così del loro potere contrattuale.
Altra attività del nascente comitato è quella dell'acquisto collettivo e continuato da quelle realtà locali che, oltre a praticare una agricoltura contadina che rispetta l'ambiente, rispettino la dignità dei lavoratori garantendo loro un reddito giusto.
Già nel mese di Novembre sono state acquistate ben 400 casse di arance e clementine provenienti dal consorzio Equosud attivo a Rosarno. Equosud è una rete di produttori autonomi, piccoli, che liberamente si tengono al di fuori della vischiosa rete della grande distribuzione e che hanno deciso di mettere in discussione i meccanismi dello sfruttamento attraverso l'autorganizzazione di circuiti alternativi di vendita dei prodotti.  I prezzi delle arance vengono resi “trasparenti” in modo da chiarire quanto del prezzo va al produttore, quanto al lavoro, quanto al trasporto. E una parte del prezzo pagato finanzia l'Osservatorio Africalabria impegnato in attività di sostegno ai diritti dei migranti. I lavoratori ricevono il giusto riconoscimento del loro lavoro e grazie agli ordini del mese di Novembre 4 nuovi braccianti sono stati impiegati.
L'obiettivo per la prossima consegna di arance che avverrà il prossimo 17 Dicembre è di 800 casse per  Bologna. (Tutti possono comprare direttamente le arance scrivendo alla mail luisa.dejanuariis@gmail.com  entro il tre dicembre indicando il numero di casse di arance e clementine richieste)
Infine il comitato intende mettere in campo azioni comuni che non solo siano di aiuto dove c'è l'emergenza ma facciano emergere pubblicamente le contraddizioni della grande distribuzione (di qualunque “colore” essa sia) che impone prezzi bassissimi ai produttori e si fa complice e causa dello sfruttamento.
Invitiamo tutte e tutti, singoli e gruppi organizzati, ad aderire al comitato e a partecipare all'iniziativa:


il tir giusto
800 casse di arance in arrivo dalle campagne di Rosarno
Prezzo trasparente delle arance e delle clementine


ARANCE TAVOLA BIO    
€ 1,20:
Raccolta 0.08 cent
Lavorazione 0.30 cent
Trasporto 0.15 cent
Promozione 0,05 cent
Quota di solidarietà Migranti: 0.05 cent
Produttore 0.57 cent



CLEMENTINE  BIO
€ 1,57 al kg
Raccolta 0.12 cent
Lavorazione 0.30 cent
Trasporto 0.15 cent
Promozione 0,10 cent
Quota di solidarietà Migranti: 0.05 cent
Produttore 0.85cent





Popolo delle arance!!!
innanzitutto vi comunico che la consegna delle arance e la relativa serata è stata spostata di un giorno per permettere agli amici di Equosud di essere con noi.  abbiamo superato con i vostri ordini le 400 casse del mese scorso.... i numeri sono questi: ordini arrivati tot 450 casse tra arance e clementine ma ne arriveranno a Bologna circa 600 + 35 'nduije per un tot. di € 7.297,00 - oltre a quelle che ci avete ordinato quindi ci sono altre 100 casse di arance a disposizione e 50 di clementine. Se avete aggiunte da fare o amici e colleghi che ne chiedono, ce n'e' per tutti! In allegato oltre al volantino della serata ci sono le foto che ci hanno mandato della raccolta.

Grazie a tutti! anche delle mail di entusiasmo che hanno accompagnato le vostre richieste di cassette varie.... sara' un piacere vedere tutte le nostre facce.

il comitato d'appoggio alla campagna sos rosarno
(magari gli troviamo un nome decente a questo comitato ..... se avete qualche idea...)
Domenica 18 Dicembre 2011
distribuzione  arance dalle ore 17.00 presso il Laboratorio Crash
(ingresso di via del sostegnazzo)
Programma
ore 17.00: distribuzione arance
ore 18.30: assemblea di presentazione della campagna con la presenza di Arturo Lavorato (Equosud – Rosarno) e delle realtà promotrici del comitato di appoggio
ore 20.00 cena di finanziamento
durante la serata verrà proiettato il video documentario “il tempo delle arance” (nicola angrisano/insu tv) sulla rivolta di Rosarno del 2009

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