lunedì 19 dicembre 2011

IL MINISTRO SEVERINO DIFENDE LA GOODYEAR ; IL SINDACO DI CASALE SI RITIRA DAL PROCESSO CONTRO ETERNIT : LA MORALE DEI POTENTI ! : SIAMO STUFI !

Domani ,presso il tribunale di Latina ci sarà l'udienza relativa al processo che vedrà da una parte Valeria Nocioni ,che ha chiamato in causa la Goodyear per la morte del padre e lo studio del ministro Paola Severino che difende la società multinazionale .          
                                                                                                Valeria Nocioni sarà lì come parte offesa, orfana di un operaio che ha inconsapevolmente respirato l’amianto durante la sua vita lavorativa. Il ministro Paola Severino sarà lì come avvocato dei datori di lavoro, per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio per il decesso di lavoratori esposti all’amianto e altre sostanze cancerogene. E poco importa se fisicamente non sarà presente. Il suo nome figura nel collegio difen Una ventina in tutto gli operai deceduti, e almeno tre i procedimenti aperti. 

Tra l’altro i vertici della multinazionale degli pneumatici sono già stati penalmente condannati in primo grado proprio a Latina per i medesimi reati. Valeria Nocioni, appena 35 anni,    ha scritto al ministro e al presidente della Repubblica. Chiede se non è il caso che l’avvocato Severino rinunci a questa difesa, dato «il ruolo istituzionale di ministro della Giustizia .                                                                                                                                                                                                            La notizia di Latina arriva proprio nel giorno in cui il comune di Casale Monferrato ha accettato, dopo un consiglio comunale infuocato, con proteste e lanci di monetine da parte dei cittadini infuriati, i 18,3 milioni di risarcimento da parte dell’ex patron della Eternit, Stephan Schmidheiny. In cambio dovrà ritirare la sua parte civile nel processo e non potrà nel futuro intraprendere alcuna altra azione legale. A Casale Monferrato e sul web monta la protesta. I cittadini si sentono traditi: la città ha pagato un prezzo elevatissimo nella guerra contro la fibra killer.Sono almeno 1800 i morti e centinaia le persone ammalate, e tra di loro c’è anche chi non ha mai messo piede nella fabbrica. E a poco sono valse le parole del sindaco, Giorgio Demezzi, che ha promesso: il denaro andrà impiegato in opere di bonifica dall’amianto, nella ricerca medica, nel sostegno alle famiglie delle vittime.                                                                                                                              
I cittadini di Casale, insieme con le vittime dell’amianto di tutta Italia, stanno già organizzando manifestazioni di protesta oltre quelle avvenute durante il consiglio comunale .

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