Franca Rame, moglie del Premio Nobel Dario Fo, in questi giorni è a Bologna in scena con "Mistero Buffo" insieme al marito.
Ed è proprio in una intervista dopo lo spettacolo che Franca Rame esterna tutte le sue preoccupazioni per un classe dirigente italiana inefficiente ed impreparata.
Eletta senatrice dal 2006 al 2008 tra le fila dell' Italia Dei Valori, Franca Rame afferma che quella del Parlamento è stata una pessima esperienza, caratterizzata dalla presa di coscienza di un sistema marcio e non all'altezza di un grande Paese come l'Italia:
“Quello che ho vissuto al Senato è il più brutto periodo della mia vita. Faccio un esempio: in due anni sono stata l’unica a tirar fuori il problema del conflitto d’interessi di Berlusconi, ma la proposta è caduta nel più grande gelo e disinteresse da parte di tutti. E dire che tra parlamentari e senatori siamo attorno alle mille unità”.L'attrice ed ex Parlamentare sottolinea anche l'eccessivo numero degli onorevoli, i quali di fatto, secondo Franca Rame, non lavorano:
“Guardate, se di questi mille parlamentari, novecento andassero a casa sarebbe meglio. Mi dispiace per loro perché gli toccherebbe lavorare, perché lì dentro non si può dire che si lavori. Io in Senato ero presente a tutte le commissioni. Ne avevo otto. Le frequentavo tutte. A quella sull’uranio eravamo presenti io, la senatrice Lidia Menapace (Rifondazione Comunista, n.d.r.) e un senatore leghista. Ugual numero anche nelle altre commissioni. Quindi se avessi lavorato come lavorano in generale i senatori avrei lavorato sette ore alla settimana. Non un numero a caso, l’ho ben calcolato: sette ore”.Ed il lassismo diffuso non riguarda solo una parte del Parlamento, ma è ben diffuso in ogni parte politica.
"Se fate attenzione all’emiciclo sia a sinistra che a destra vedrete che le assenze sono dappertutto. Addirittura alcuni arrivano in ritardo per il voto. Ma vi pare che un parlamentare arrivi in ritardo per votare? Eppure è successo anche nel giorno della caduta di Berlusconi tra le fila dei suoi sostenitori. Fanno solo quello che gli è può comodo, ragionano così”.Parole che pesano quelle di Franca Rame e che non possono far altro che accendere un'attenta riflessione sul sistema politico italiano.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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