Oggi 20 novembre con 596 morti sui luoghi di lavoro abbiamo superato i morti sui luoghi di lavoro dell’intero 2010 in Italia (594 morti). E’ un dato drammatico che ci riporta indietro di 4 anni. Anche il 20 novembre del 2008 registrammo 596 vittime sui luoghi di lavoro. Solo tra il 2008 e il 2009 l’Osservatorio ha registrato un calo, probabilmente eravamo al culmine della crisi, poi nel 2010 e 2011 i morti sul lavoro sono tornati ad aumentare.
Anche su questo fronte c'è stata una regressione in questi ultimi anni, e la propaganda governativa e di un ministro che ha cercato sempre di penalizzare i lavoratori non ha potuto nascondere un effettivo aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Solo in itinere e sulle strade si registra un calo , ma questo per merito delle automobili e da mezzi di trasporto più sicuri, che anche i lavoratori, per fortuna acquistano, una volta rottamate le vecchie automobili. Anche la patente a punti, una delle poche cose buone che ha fatto il precedente governo, ha contribuito a far morire meno lavoratori sulle strade.
Molte regioni italiane hanno superato i morti sui luoghi di lavoro rispetto al 2010. Qui sotto la situazione in ogni regione comparata con i morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2010. Occorre ricordare che oltre il 60% di tutti i morti sono in agricoltura ed edilizia, e che moltissime vittime sfuggono alle statistiche ufficiali perchè già pensionati o che lavoravano in nero. L'indice occupazionale, che viene utilizzato per verificare in percentuale il fenomeno per ciascuna regione e provincia, non ha nessun valore: viene alterato da lavoratori in nero e pensionati che non risultano tra i morti sul lavoro. E la percentuale di questi lavoratori in nero e già pensionati risultano in eguali misura in tutto il paese.
Col colore rosso sono evidenziate le regioni che hanno già superato i morti sui luoghi di lavoro dell’intero 2010.
Piemonte 44 registra + 37% in più dell'intero 2010 (28 morti)
Liguria 14 morti registra -7% rispetto all’intero 2010 (15 morti)
Val d’Aosta 3 morti come nel 2010
Lombardia 67 morti -18% sull’intero 2010(81 morti)
Trentino Alto Adige 21 -35% rispetto all’intero 2010
Friuli Venezia Giulia 9 morti +23% dell’intero 210 ( 7 morti)
Veneto, 44 morti registra – 17% sull’intero 2010 (53 morti)
Emilia Romagna 49 morti + 17% sull’intero 2010 (40 morti).
Toscana con 40 morti +27,5% sull’intero 2010 (29 morti)
Marche 18 morti + 23% rispetto al 2010 (14 morti)
Umbria 13 nel 2011, 7 2010 (+ 47%)
Abruzzo 27 morti + 23% rispetto al 2010 (21 morti)
Lazio con 38 morti -12% rispetto all’intero 2010 (42 morti)
Molise con 3 morti come nell’intero 2010
Campania 34 morti -29% sull’intero 2010 (48)
Puglia 36 morti -20% rispetto all’intero 2010 (45 morti)
Calabria 18 morti lo stesso numero di morti dell’intero 2010
Sicilia 39 morti -8,2% in meno rispetto all’intero 2010.
Sardegna 17 morti – 29% dell’intero 2010 (24 morti)
Nel numero totale delle vittime regionali mancano i lavoratori morti sulle autostrade, i militari morti in Afghanistan e quelli in itinere e sulle strade, con questi si arriva a contare già oltre 1050 morti (stima minima) sul lavoro dall’inizio dell’anno.
Situazioni specifiche per ogni provincia si trovano nell’introduzione del blog dell’Osservatorio Indipendente di Bolognahttp://cadutisullavoro.blogspot.com ed eventualmente se mancano, si possono richiedere con una mail.
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