mercoledì 9 novembre 2011

Lega :crocefisso in regione lombardia e sulle tette della Minetti

Mentre si consuma lo stillicidio di un Governo Lega-Pdl  blasfemo che giura che la prostituta minorenne  marocchina Ruby è nipote dell'egiziano Mubarak  il Consiglio Regionale è stato riunito per far piacere alla Lega .. Infatti   in giorni di disastro idrogeologico, lutti, crisi politica e di lavoro all’ordine del giorno è stata messa  la proposta della Lega di rendere obbligatorio il crocifisso. Questo per dire quanto essere ‘casta’ significhi spesso essere semplicemente scollegati dal mondo. 



C’è una bella differenza tra esporre e imporre. Il crocefisso insegna ad accogliere. E invece questa legge è stata proposta, argomentata e votata dagli stessi leghisti che solo ieri, in Piemonte, si sono rallegrati per lo sgombero dei rom sul lungofiume a opera del maltempo, mentre ancora si piangevano i morti di Genova, Napoli e dell’Elba. Alla faccia del rispetto per la vita umana.
Dagli stessi leghisti che hanno pesantemente e in più occasioni attaccato il cardinale Tettamanzi e, più in generale, la Chiesa.
Dallo stesso Popolo delle Libertà che tutto può fare fuorché ergersi a difesa di una morale violata nei fatti. Non sarà certo una croce inchiodata in Aula a cancellare l’utilizzo ormai noto che di questo simbolo religioso è stato fatto proprio da una consigliera del Pdl, oggi non a caso assente.Forse era ad Arcore col crocefisso fra le tette così come chiedeva il capo debosciato 
Il punto è che si nasconde dietro un feticcio il vuoto di valori. Ne passa di strada tra il simbolo, qui brandito come una clava, e la pratica. Anche nella sala operatoria della clinica Santa Rita, così, per fare un esempio. 

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