mercoledì 30 novembre 2011

DUE O TRE COSE SUL GOVERNO MONTI



In merito al governo Monti , non possiamo che compiacerci per l'autorevolezza, la serietà e lo stile con cui   ha affrontato un compito così oneroso, anche se, nello stesso tempo, così esaltante, almeno per chi crede nel nostro Paese e nei valori fondamentali che lo reggono.
 Per noi è fondamentale che  possa riuscire a risollevare il nostro Paese dal baratro in cui era caduto, restituendo fiducia e speranza - che sembravano smarrite - a tante cittadine e cittadini e soprattutto ai giovani. Questo sarebbe già molto, soprattutto se si realizzasse in concreto quel richiamo al rigore  ed alla equità a cui i si è più volte riferito fin dal primo momento del conferimento dell'incarico da parte del Presidente della Repubblica.   
                                                                                                                                                 Il Paese ha bisogno non solo di risolvere una grave crisi economica, ma anche di uscire da una profonda crisi etica e di valori. In questi anni, il richiamo alla Costituzione ed ai suoi principi è risultato troppo spesso sbiadito; altrettanto spesso il ricordo delle origini della nostra democrazia è stato dimenticato e deformato, al punto che talora è sembrato che quella carica ideale che animò i Combattenti per la libertà e costituì lo spirito di fondo di tutta l'Assemblea costituente, fosse affievolita e perfino esposta a gravi pericoli. Il risultato peggiore di questa situazione è stata l'affermazione di una serie di cosiddetti valori che hanno consentito ,ad esempio, la riabilitazione a Varese del fascista Gentile da parte dei Lega-Pdl.
Possiamo comprendere quanto sembri  paradossale che proprio da un Governo di "tecnici" ci si possa aspettare non solo la riaffermazione dei valori fondanti del nostro sistema costituzionale, ma addirittura il rilancio della "buona politica", con conseguente avvio al progressivo ricupero della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e di un rinnovato sistema politico. Ma in realtà, il paradosso non esiste perché questa attesa trae fondamento proprio dai connotati complessivi della personalità di Monti e del suo governo, che garantiscono la concreta possibilità di quel "riscatto" del nostro Paese, che non può essere solo economico, ma deve essere anche morale ed ideale.
Al di là delle doverose valutazioni sulle gravose misure economiche che saranno adottate per non sprofondare completamente, constatiamo che si respira un’aria meno pesante dal punto di vista morale :ed è già un passo avanti !

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