Si chiama Marco Bazzoni ,ed è un amico che ,come me ,si occupa della sicurezza dei lavoratori . Io ho avuto la fortuna di farne una professione in quanto medico del lavoro,lui è un operaio toscano che, come il sottoscritto conduce lotte solitarie ,inascoltato da ministri, partiti,sindacati (pur essendo iscritto alla CGIL ).A Bazzoni ( come a me ) non è andato giù il decreto legge 106/09 del governo Berlusconi
sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro,promulgato tre anni fa, perché peggiorativo della precedente legge del governo
Prodi e in contraddizione con la normativa europea.
Qualche esempio?
Le sanzioni contro chi non ottempera alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sono state dimezzate dal governo Berlusconi. Al datore di lavoro è stato concesso di delegare ad altri il rispetto delle norme di sicurezza. Alle aziende con meno di dieci dipendenti è stata concessa l’autocertificazione al posto del documento di valutazione dei rischi. Chi apre un’impresa ha tre mesi di tempo per presentare il documento di valutazione dei rischi nell’azienda.Il rinvio della valutazione dello stress da lavoro correlato....
Di fronte al continuo dramma delle morti sul lavoro e ad un governo che ,attraverso la voce di Tremonti dice che " la legge 626 è un problema per le aziende ", Bazzoni da Tavernelle spedisce mail a alle sedi nazionali dei partiti e dei sindacati, a cominciare dalla Cgil, di cui ha la tessera, quando il governo Berlusconi approvò il decreto 106 bocciato dall’Europa. Voleva che fossero loro a presentare la denuncia a Bruxelles perché
far aprire una procedura d’infrazione contro uno Stato è difficilissimo. In genere sono le associazioni che fanno queste denunce. Per un singolo cittadino sono un’utopia», Sinistra e sindacati fecero orecchie da mercanti come ha denunciato Bazzoni . Così lui ha studiato leggi, leggine ,senza avere alcuna cultura giuridica . Si è fatto aiutare da un amico ingegnere , Marco Spezia .E ha spedito dieci pagine : una denuncia molto circostanziata e documentata.Che ha colpito i funzionari di Bruxelles .
E l’Europa ha dato ragione a Bazzoni, aprendo un procedimento di infrazione nei confronti dell’Italia per non aver rispettato le disposizioni in materia di sicurezza.
Una vittoria,quella dell’operaio di Tavarnelle, che ha il sapore della sfida biblica tra Davide e Golia.
Una sfida nell'interesse dei lavoratori,ignorata da sindacati e partiti ,che neppure ora si fanno vivi .
Veramente c'è stato il partito cui Bazzoni era iscritto fino al 2010 ,non rinnovandone la tessera per menefreghismo verso la salute dei lavoratori , che ,senza dirgli nulla ,si è appropriato dei risultati dell'azione dell'operaio per farsi pubblicità , senza citarlo .
Cosa pensare ?
Alla vergogna ,alla mancanza di pudore non c'è limite ...e la gente muore sul lavoro .
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