E venne il giorno della rivolta contro la casta in pizzeria. Il Masaniello dei nostri tempi si chiama Gino Sorbillo e da generazioni indossa un grembiule da pizzaiolo in una delle vie del centro storico di Napoli. Il suo locale ha aderito all'iniziativa anti casta promossa dal commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli: tariffe speciali per deputati e senatori che entrano nei locali aderenti, almeno una trentina. Cento euro per una pizza, 90 per un caffe', ben 350 per un panino: queste le tariffe imposte ai notabili, con proventi destinati a opere di bene.
Prezzi da capogiro, soprattutto in rapporto a quelli praticati dalla buvette del Parlamento. Ieri sera la prima pizza anti-casta, una salsiccia e friarielli, e' stata servita all'ignaro deputato del Pd Sergio D'Antoni, al quale il prelibato piatto e' costato la bellezza di 100 euro.
La presenza nel locale dell'ex leader della Cisl, reduce dall'appuntamento di partito in corso nel capoluogo partenopeo, pare sia stata segnalata al titolare da alcuni clienti, che inizialmente non se ne era accorto. D'Antoni, raccontano i presenti, non ha battuto ciglio pagando il conto senza fiatare.''I primi 100 euro - racconta il titolare del locale, Gino Sorbillo - li donero' ad un centro per il sostegno ai poveri. Mi spiace per D' Antoni, ma adesso aspetto il ministro La Russa. Se si presenta gli chiedo 1.000 euro per un pizza perche' in piena crisi economica ha acquistato con il suo Ministero 19 Maserati''.
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