martedì 18 ottobre 2011

olfatto:nuovo mezzo per farti acquistare merce che non ti serve!



Le applicazioni concrete di questa teoria sono numerose. Per esempio, in alcuni supermercati si fa in modo di diffondere nell'aria fragranze che rimandano agli odori dei campi in modo da spingere i clienti arallentare l'andatura, muoversi senza fretta e quindi dedicare più tempo agli acquisti. Nel settore immobiliare, non sono pochi gli agenti di vendita che, quando portano i potenziali acquirenti a visitare un appartamento fanno trovare in casa un gradevole aroma di caffé o di dolci appena sfornati: è un meccanismo


 che attiva sensazioni positive e familiari legate all'infanzia, al rapporto con la propria madre. Negli Stati Uniti, dove il marketing sensoriale è ancora più utilizzato, capita spesso di trovare boutique di abbigliamento e negozi di scarpe in cui vengono spruzzati profumi "attraenti". Per esempio, pare che i punti vendita della catena Abercrombie & Fitch diffondano nell'aria e anche sui prodotti un'acqua di colonia particolare aromatizzata ai feromoni. La tattica è rivolta soprattutto alla clientela di sesso femminile: il profumo, preparato sapientemente, indurrebbe le donne a entrare nei negozi, avvicinarsi agli uomini e stimolare, in via indiretta, la voglia verso il possesso. In questo modo, le clienti tendono a comprare di più. Secondo alcune testimonianze, la medesima tecnica sarebbe utilizzata dal brand di vestiario anche in Italia.
Per rendere più agevole la diffusione degli odori, molti gestori acquistano degli apparecchi tecnologici per lanebulizzazione che consentono di trasformare liquidi e alimenti profumati in vapore secco per poi spargerli nell'aria. Per alcuni tipi di profumi è un'operazione indispensabile. NetCost Market, una catena di supermercati americana, ha fissato in alcuni dei suoi principali punti vendita delle macchinette che nebulizzano l'odore del cioccolato e del pane fresco. L'obiettivo? Far aumentare l'appetito dei clienti, in modo che comprino più prodotti alimentari possibile. Non a caso, nei luoghi in cui è stata fatta la sperimentazione, si è verificato un significativo aumento delle vendite di quasi tutti i prodotti, compresi carne, frutta e verdura.
Il gusto e il tatto
Le tecniche di vendita ispirate al marketing sensoriale mirano a coinvolgere anche gli altri due sensi: il tatto e il gusto. Per quanto riguarda il primo, le aziende puntano sempre di più a realizzare prodotti con materiali che danno sensazioni tattili più forti e a orientare il design di negozi e locali anche in base a ciò che i clienti possono toccare e sfiorare con le loro mani. Nell'arredo di caffetterie e ristoranti, per esempio, molto spesso è scelto il legno perché a contatto con le dita provoca sensazioni più piacevoli e familiari. Va da sé che se un cliente si sente quasi "a casa" in un locale, tende a restarci più tempo e quindi a consumare di più.
Quanto al gusto, non fanno testo le imprese che operano nel "food & beverage" perché è nel loro dna l'obbligo di migliorare costantemente questo aspetto per stimolare i consumatori a fare più acquisti. Le aziende attive in altri settori, invece, associano con sempre maggior frequenza i loro prodotti e servizi agli alimentari. Non è raro infatti assistere a degustazioni di vini, formaggi o altri alimenti in negozi di abbigliamento,libreriecinema e così via. Il cliente percepisce inconsapevolmente che il "sapore" degli oggetti in vendita, dai vestiti ai libri, è quello dei cibi associati. Quindi, se la qualità dei cibi e dei drink offerti è apprezzata dal consumatore, la probabilità che metta mano al portafogli cresce.

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