Buongiorno miei cari,
Ultimamente sono di moda quelle motociclette americane diventate un mito con James Dean e nel film Easy Rider.
Fin quì non c'è assolutamente niente di male se qualcuno vuol spendere quanto un'auto di media cilindrata per una moto che consuma molto di più, é piena di vibrazioni, praticamente inguidabile se non sul rettilineo, con delle sospensioni approssimative.
Ho conosciuto qualche patito
di queste motociclette (bike) e, contrariamente a quanto si creda, li puoi trovare tra gli imprenditori, professionisti di grido, farmacisti e medici che la sera si tolgono i panni "borghesi", per indossare stivali col tacco, pantaloni in pelle e giubbotti borchiati con le frange. Si ritrovano, di solito, in certi bar a loro dedicati, sedendosi a bere birra non perdendo d'occhio il loro gioiello.
Insieme a loro donne ne vedo poche perché poche si adattano a sedersi su un sellino microscopico avvitato in cima al parafango posteriore, con il rischio di volare via alla prima ripresa. Poche sono disposte a gareggiare in bellezza e fascino con questi scintillanti oggetti.
Quello che c'è di male, é che i padroni di questi ferri, appena giungono a casa dopo averli acquistati, tolgono loro l'anima, l'anima dei tubi di scarico. E così, al loro passaggio, i vetri delle case tremano e tu sei costretto a premere le mani sulle orecchie se non vuoi rischiare la perforazione dei timpani. Come diceva qualcuno, la domanda sorge spontanea: É mai possibile che questi signori non incontrino mai qualche rappresentante delle forze dell'ordine che ritiri loro il libretto di circolazione e li spedisca in motorizzazione a verificare la conformità dell'impianto di scarico dei loro rombanti aggeggi?
A molti poi é sfuggito che queste supermoto hanno una cilindrata doppia di tante city car, hanno i tubi di scarico manomessi, quindi inquinantissime, eppure, facendo parte della categoria dei motocicli, possono tranquillamente entrare nella zona ecopass senza pagare nulla.
Un cordiale saluto.
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