martedì 4 ottobre 2011

Morti sul lavoro. È strage quotidiana

Dall’inizio dell’anno i morti sui luoghi di lavoro sono stati 490, il 30 settembre del 2010 erano 430, l’aumento è del 12,7 per cento. Se poi a queste vittime aggiungiamo i lavoratori morti in itinere si arrivano a contare oltre 800 morti. Tra tutti questi dati raccolti spaventa quello relativo alla provincia di Torino, che con 15 morti solo sui luoghi di lavoro, quintuplica già i morti dell’intero 2010.





 La provincia di Torino risulta prima in Italia in questo triste primato. Sembra che Torino e l' Italia si siano già dimenticati del terribile rogo del 2007 dove perirono bruciati vivi i sette lavoratori della Thyssen-Krupp a cui questo osservatorio è dedicato. Anche la provincia di Brescia con 15 morti e quella di Bolzano con 13, come l’anno scorso si confermano tra quelle con più vittime.

Nonostante le statistiche ufficiali dicano che nei primi sei mesi c’è stato un leggero calo delle vittime rispetto ai primi sei mesi del 2010 (-0,7 per cento, da 431 a 428), noi registriamo questo aumento che è incontestabile, in quanto le vittime sono tutte registrate in appositi file. Tra l'altro anche l'anno scorso registravamo moltissimo morti in più. La mia regione, l’Emilia Romagna, con 38 morti sui luoghi di lavoro è addirittura prima se le vittime le rapportiamo al numero di abitanti che è, a nostra opinione, l’unico parametro valido per comprendere l’andamento di una provincia o di una regione. Questo perchè muoiono tantissimi agricoltori già pensionati, che da soli rappresentano oltre il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro.

Carlo Soricelli

Dell'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro.

Purtroppo questi anziani non sono neppure considerati morti sul lavoro. L’Emilia Romagna è la seconda in termini assoluti, dopo la Lombardia, che ha 57 morti, ma che però ha più del doppio degli abitanti. Anche la Toscana che in questi anni ha avuto un andamento migliore rispetto alle altre regioni, quest’anno registra moltissimi morti. Ci chiediamo se sono considerati morti sul lavoro anche tutti quegli edili meridionali, che muoiono sulle strade quando si spostano dal sud al centro-nord o viceversa quando ritornano a casa. Nel blog la situazione aggiornata giorno per giorno.

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