venerdì 7 ottobre 2011

CIBI GRASSI? TASSIAMOLI!



Dal 2 ottobre la Danimarca ha deciso di introdurre una tassa sui cibi grassi.
L'idea è giunta in seguito ad un'attenta riflessione circa la situazione dilagante del fenomeno dell'obesità.
Dopo aver vagliato numerose alternative, infatti, il governo danese


 ha  stabilito che un aumento dei prezzi sugli alimenti più grassi, avrebbe potuto costituire un deterrente valido per contrastare il grasso di toppo, ma soprattutto le malattie ad esso collegate.
L'aumento in termini monetari è consistente.
Si parla di circa 16 corone (2,5 euro) in più per ogni chilo di grassi saturi.
E' chiaro che la misura non è soltanto per salvaguardare la salute, ma anche per far affluire nelle casse dello Stato  un gettito di circa 1,5 miliardi di corone.
L'impatto sui consumi sarà notevole: l'olio d'oliva (ricco di grassi saturi) costerà in media il 7,1% in più, mentre 250 grammi di burro avranno un aumento del 14,1%.
Intanto la Coldiretti nostrana guarda con favore all'iniziativa danese e si augura che un seguito in Italia e in tutta Europa.
La speranza è quella che i soldi ricavati dal sovraprezzo, vengano rinvestiti per sostenere il consumo dei cibi più salutari, tra cui frutta e verdura.
Non bisogna dimenticare che l'obesità ha un costo per la sanità europea: il 7% della spesa sanitaria totale.
Coldiretti osserva anche la necessità di un programma intenso e costruttivo di educazione alimentare che passa  attraverso l'introduzione capillare nelle mense scolastiche di cibi sani come frutta e verdura

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