Leggo con piacere che FINALMENTE il Giudice di Pace di Varese avv. LUCIANO SOMA ha cambiato parere!
Infatti neanche un anno dopo la Sua sentenza che respinse in data 29/9/2009 il mio ricorso avverso una infrazione stradale per superati limiti di velocità sulla SS.629 in località Comune di Comabbio
(superiore a 90 ma inferiore a 110 Km/h) nonostante le motivate argomentazioni esposte nel ricorso, vedo che accoglie con sentenza del 7/6/2010 il ricorso della Ditta Tecnoelettra Srl. per la stessa medesima infrazione nello stesso luogo adducendo (ironia della sorte!) le stesse motivazioni da me esposte nel ricorso suddetto (che evidentemente nel mio caso non aveva tenuto in alcun conto). Insomma: due pesi e due misure! Bell’esempio di giustizia!
Il comune cittadino non può che restare allibito e sconcertato. OLTRE IL DANNO LA BEFFA! E ciò mi risulta sia accaduto per altre decine (o centinaia?) di automobilisti che ignari ed in perfetta buona fede hanno superato in quel tratto di strada i 90 Km/h. COME E’ POSSIBILE TUTTO CIO’? Una vera “conversione sulla via di Damasco”? O una clamorosa svista (limitiamoci a chiamarla così)? Che almeno il Giudice avv.Soma abbia la compiacenza di spiegarci questa sua “inversione di rotta” e se questa d’ora in poi valga per tutti e non solo a sua discrezione. Se infatti LA SATALE 626 NON E’ ANCOR OGGI CLASSIFICATA sicchè “induce il conducente ch lì si trovi a transitare che si tratti di strada extraurbana principale ove vige il limite di velocità paria 110 Km/h” (sic!), è lapalissiano che tale argomentazione doveva valere anche in precedenza e che pertanto “...il conducente del veicolo... sia incorso in errore scusabile – poiché non dipeso né da dolo né da colpa - nel ritenere di percorrere una strada extraurbana principale con limite di velocità pari a 110 Km/h.” (come sta scritto nella sentenza di assoluzione del 7/6/20109).
Lascio ogni commento ai Suoi lettori, spero solo che il Giudice Soma oltre alle debite spiegazioni chieda umilmente SCUSA a tutti coloro che ha ingiustamente “punito” (che fiduciosi ed in perfetta buona fede erano ricorsi al Suo giudizio, non tanto per schivare una multa ma perchè convinti di aver subito un evidente sopruso) e possibilmente provveda a far restituire loro dal Comune di Comabbio quanto ingiustamente carpito. In modo da ridare loro quella FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA che purtroppo certi comportamenti contribuiscono a minare.
Infine un auspicio e un appello: EVITARE che provvedimenti atti a limitare la velocità sulle strade (Autovelox e simili) siano presi da Comuni e Comunelli (che, se non lo fanno “per far cassa”, sono spesso incompetenti e fanno solo casino!), ma VENGANO PRESI PER LEGGE da Enti Pubblici “super partes”, solo là dove sono realmente utili e necessari, come le Prefetture con l’ausilio di Organi competenti come la Polstrada, Carabinieri, Anas (anche su “segnalazioni”, non però vincolanti, dei vari Comuni). Si eviterebbe così il caos attuale e tanti inutili ricorsi al G.D.P.!!!
10/10/2011
Giovanni Dotti
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