Da venerdì prossimo, 7 ottobre, per portare di fronte a un giudice tutte le sanzioni legate al codice stradale , nel tentativo di trasformarle in carta straccia, bisogna seguire nuove regole.
Le multe, infatti, finiscono in ogni caso, a prescindere dall'importo in gioco, sui tavoli dei giudici di pace. Di certo, il dimezzamento dei termini avrà conseguenze sulle dichiarazioni di inammissibilità per ritardo nella proposizione dei ricorsi.
Il termine entro il quale recarsi dal giudice di pace per tentare l'annullamento del verbale, passa infatti da 60 a 30 giorni dalla sua ricezione (nel caso il presunto contravventore risieda invece all'estero, per ricorrere ci sono comunque 60 giorni). I termini decorrono dalla data di contestazione della violazione oppure dalla notificazione del verbale di accertamento.
Le multe, infatti, finiscono in ogni caso, a prescindere dall'importo in gioco, sui tavoli dei giudici di pace. Di certo, il dimezzamento dei termini avrà conseguenze sulle dichiarazioni di inammissibilità per ritardo nella proposizione dei ricorsi.
Una notizia indigesta per il popolo degli automobilisti, da anni abituato a continui ritocchi. Anche perché questo è solo l'ultimo capitolo in ordine cronologico di una lunga serie di modifiche. Che fa il paio con il colpo giocato all'inizio del 2010, quando è stata cancellata l'esenzione dal pagamento del contributo unificato per le opposizioni alle sanzioni amministrative, comprese quelle per le infrazioni al codice della strada.. La vergogna continua .
Comitato " Meno autovelox piu rotonde "
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO