lunedì 26 settembre 2011
Ticket, dal 15 settembre si cambia. Esenzioni decise dal medico.Caos nella sanità lombarda.
È la conseguenza del decreto ministeriale dell'11 dicembre 2009 ( Lega-PDL ) recepito dal Pirellone con un provvedimento del 10 maggio.
Nonostante tutto fosse prevedile il caos regna sovrano in Lombardia .E paga pantalone. I SINDACATI CHIEDONO UNA MORATORIA SULLA CERTIFICAZIONE FINCHE’ IL SISTEMA NON FUNZIONERA’ A REGIME.
Il combinato disposto delle sbagliate ed estemporanee iniziative assunte negli ultimi anni dal ministero dell’economia e della inadeguata gestione e organizzazione messe in opera dall’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia, che non facilita la vita dei cittadini lombardi, ha, come avevamo previsto e denunciatogià mesi fa, come unico risultato l’assalto di migliaia di cittadini, soprattutto anziani, alle ASL per capire come comportarsi per avere diritto all’esenzione.
Molti, che avrebbero dovuto ricevere a casa la comunicazione di essere stati inseriti nell’elenco dell’anagrafe tributaria quali aventi titolo all’esenzione, non l’hanno ad oggi ricevuta.
Altri, che hanno diritto all’esenzione per reddito, non avendo fatto la dichiarazione dei redditi nel 2009 e avendo solo il CUD della loro pensione non risultano – INCREDIBILE ! – negli elenchi del Ministero e perciò sono sconosciuti alla Regione che quindi non ha inviato nulla.
Altri ancora, con un reddito tra 36.500 e 38.000 euro, aventi quindi titolo all’esenzione in ragione delle norme regionali, non avendo ricevuto alcunché e non sapendo quale sia la loro condizione si affrettano a rivolgersi alle ASL. I medici e le strutture sanitarie,non volendo sapere “né leggere ne scrivere” a chi non ha la tanto agognata lettera della regione per l’esenzione dicono solo:
“Andate all’ASL”. Insomma: dilettantismo allo stato puro sulla pelle dei cittadini, per di più di quelli più deboli, cioè i malati e gli anziani, ma anche caricata sulle spalle degli operatori delle ASL che, nel numero ridotto di organici in cui si ritrovano in Lombardia fanno del loro meglio per sollevare per quanto possibile i cittadini dai disagi, informandoli e aiutandoli a compilare moduli e moduli. Chiediamo subito una moratoria, fino a quando l’intero sistema non sarà pienamente a regime, inserito nella tessera sanitaria in modo che ovunque il cittadino si rechi (dal medico, in ambulatorio, all’ospedale…) esibendo la tessera ottenga il suo sacrosanto diritto all’esenzione, senza dover diventar matto per poterlo esercitare. E che fino all’accertato e reale pieno funzionamento del sistema i cittadini possano, come in passato, continuare a certificare il loro status di esenti apponendo la loro firma sulla ricetta.
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