Negli stabilimenti della Pirelli di Milano tra il 1979 e il 1988 furono 24 i dipendenti che si ammalarono di mesotelioma.
Gli operai vittime della sostanza tossica, poi messa al bando, lavoravano in diversi reparti, da quello relativo agli autocarri a quello delle mescole.
L'amianto, stando al capo d'imputazione, veniva usato dalla mescola delle gomme alla tubazione dei serbatoi. Il reato di omicidio colposo, contestato a tutti gli ex responsabili Pirelli, è aggravato dalla violazione di alcune normative sulla sicurezza sul lavoro. Nel procedimento, si sono costituiti parti civili i familiari delle vittime e degli operai ammalati - assistiti, tra gli altri, dall'avvocato Giusy Marciano - la Regione Lombardia, l'Inail, l'Asl di Milano.
L'amianto, stando al capo d'imputazione, veniva usato dalla mescola delle gomme alla tubazione dei serbatoi. Il reato di omicidio colposo, contestato a tutti gli ex responsabili Pirelli, è aggravato dalla violazione di alcune normative sulla sicurezza sul lavoro. Nel procedimento, si sono costituiti parti civili i familiari delle vittime e degli operai ammalati - assistiti, tra gli altri, dall'avvocato Giusy Marciano - la Regione Lombardia, l'Inail, l'Asl di Milano.
DIRIGENTI INCRIMINATI
L'AZIENDA
Pirelli tiene a precisare che ha sempre agito cercando di tutelare al meglio la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, con le misure adeguate alle conoscenze tecniche a disposizione nel corso degli anni», sottolinea la società in una nota.
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