Un morto sul lavoro a Casciago e altri due nel resto d’Italia
Altra giornata di lavoro nella penisola italiana, altro bollettino di guerra sul lavoro.Oggi ne sono morti 3, due dipendenti ed un impreditore edile.
Questi strage quotidiana non stupisce più nessuno, e pochi hanno ancora la forza di indignarsi e reagire.
Questi strage quotidiana non stupisce più nessuno, e pochi hanno ancora la forza di indignarsi e reagire.
Non stupisce il mondo politico, troppo impegnato
ad occuparsi delle donnine di Berlusconi e dei ministri in odor di mafia , non stupisce i mezzi d'informazione che troppo spesso ignorano il problema , non stupisce i sindacati, che dovrebbero ripetono sempre le medesime cose senza incidere concretamente sulla tragedia Se fossimo un paese normale i mezzi d'informazione ne parlerebbero sempre, la politica farebbe i fatti invece di fare le parole, i sindacati si impegnerebbero di più perchè ci sia più sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dopo tutto l'Inail ci dice che le morti sul lavoro nel 2010 sono scese per la prima volta dal dopoguerra sotto quota 1000.
Di cosa ci dovremmo mai preoccupare?!
Anni fa, ogni settimana, c'era l'intervento del Presidente della Repubblica che si indignava di fronte a questo vergognoso bollettino di guerra e che richiamava tutti alle proprie responsabilità.
Ultimamente anche lui è costretto ad occuparsi d’altro
Eppure di morti sul lavoro c'è ne sono stati, di infortuni gravi pure, di invalidi pure, di malattie professionali idem.
Se questo paese si indignasse di fronte alle morti sul lavoro, come giustamente si indigna di fronte ai comportamenti immorali di Berlusconi, cambiarebbe qualcosa nei luoghi di lavoro.
Il sentire di molti quando c'è una strage sul lavoro è questo: "Meno male che oggi non è successo a me".
Ci tocca da vicino solo quando accade a chi conosciamo o ad un nostro familiare, altrimenti non è successo niente, va tutto bene nei luoghi di lavoro.
Circa 5 anni fa (il 27 novembre 2006), il Presidente della Repubblica, di fronte all'ennesima strage sul lavoro, disse:
"Bisogna avere ogni volta la capacità di indignarsi, di allarmarsi, di reagire. L'importante è non considerare mai questi terribili episodi come ordinaria amministrazione"
Perchè non si indigna più nessuno?
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email: bazzoni_m@tin.it.
Di cosa ci dovremmo mai preoccupare?!
Anni fa, ogni settimana, c'era l'intervento del Presidente della Repubblica che si indignava di fronte a questo vergognoso bollettino di guerra e che richiamava tutti alle proprie responsabilità.
Ultimamente anche lui è costretto ad occuparsi d’altro
Eppure di morti sul lavoro c'è ne sono stati, di infortuni gravi pure, di invalidi pure, di malattie professionali idem.
Se questo paese si indignasse di fronte alle morti sul lavoro, come giustamente si indigna di fronte ai comportamenti immorali di Berlusconi, cambiarebbe qualcosa nei luoghi di lavoro.
Il sentire di molti quando c'è una strage sul lavoro è questo: "Meno male che oggi non è successo a me".
Ci tocca da vicino solo quando accade a chi conosciamo o ad un nostro familiare, altrimenti non è successo niente, va tutto bene nei luoghi di lavoro.
Circa 5 anni fa (il 27 novembre 2006), il Presidente della Repubblica, di fronte all'ennesima strage sul lavoro, disse:
"Bisogna avere ogni volta la capacità di indignarsi, di allarmarsi, di reagire. L'importante è non considerare mai questi terribili episodi come ordinaria amministrazione"
Perchè non si indigna più nessuno?
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email: bazzoni_m@tin.it.
Andrea Bagaglio –Medico del lavoro –Varese
I politicoidisono intenti a dar mostra di se appositamente x nascondere manovre subdole x definire la disparità tra sovrani e sudditi
RispondiEliminaChe la gente muoia x loro è solouna"selezione naturale". Cosa vuoiche importia loro del popolo italiano che tanto pascola nel. Prato del consumismo
Tutti ci son cascati tanto che ci sono i politicoidi dei vari paesi che giocano a rimpiattino con i propri cittadini - colpa del patto di integrità- e che dire sella gestione pubblica degli appalti! Figuriamoci la gestione degli appalti privati!!
La favola della sicurezza che tutti son preoccupati che tutti sono addolorati... Tutte fandonie x i fessi come noi che ci credono nella gestione organizzativa del lavoro.
Vengono sfornate leggi che sono NON conformi alla norma europea e paghiamo le multe, che NON sono gestibili xke mancano i decreti attuativo , NON adeguate xke scritte in legalese e noi poveri ignoranti non le interpretiamo come i gestori delle stesse normeOrbene un povero malcapitato che cerca di portare a casa qualcosa oltre alla beffa del quantitativo di tasse da pagare (siamo al 63% ossia lavori x pagare lo stipendio ai politicoidi e la mancetta al loro parentado ). Si fa male muore o qualcuno muore e tutto ciò che si sente è che manca la cultura della sicurezza !!!
Vorrei proporre uno scambio i politicoidi e parenti (una viltà si diceva fighetti) invece di passare il tempo dalla manicure o a gonfiar ghiandole, metta scarpe di sicurezza (inizio lavoro 7,30) guanti occhiali cinture sicurezza e inizi a costruire una casa.
Nemmeno un plurilaureato lo saprebbe fare xke non saprebbe da dove cominciare ... Eppure lui che sa solo
Filosofare si mangia i soldi di chi fa la vitaccia x dargli
Un tetto...
Sono polemica? Si molto ! sono nauseata
Cordialmente
Antonella