Basta mezzo minuto al giorno e due sole dita sul polso per salvare cuore e cervello. La raccomandazione e' semplice: la mattina, appena svegli, mettete l'indice e il medio della mano sul polso dell'altro braccio, rivolto verso l'alto. E, solo per trenta secondi, cercate di percepire i segnali che il cuore vi manda.
Tutte le pulsazioni dovrebbero essere uguali: se percepite che cambiano di intensità e non sono regolari, o comunque se vi accorgete che si superano i cento battiti al minuto (basta moltiplicare per due il numero ottenuto), parlatene con il vostro medico.
La Fibrillazione Atriale, la piu' diffusa aritmia che può quintuplicare il rischio di ictus cerebrale
Questa aritmia colpisce quasi un milione di italiani e in molti casi non viene identificata.
La fibrillazione atriale è un'aritmia che si presenta soprattutto dopo i cinquant'anni di età; non è solo pericolosa per il cuore, ma può aumentare fino a cinque volte il rischio di andare incontro ad un ictus cerebrale. Come se non bastasse, gli ictus in presenza di aritmia sono più gravi e potenzialmente mortali. Eppure, tra i 120.000 italiani che ogni anno scoprono di avere questa patologia, che costa circa tre miliardi di euro al sistema sanitario, molti non sanno che il cuore batte in maniera anomala.
"Una persona su cento nel nostro Paese soffre di fibrillazione atriale, ma molti non sanno di essere malati e spesso non si conoscono i rischi per il cervello legati a questa anomalia -
Se si combattono i classici fattori di rischio cardiovascolari come obesità, ipertensione, fumo e diabete, i nuovi casi potrebbero essere dimezzati.
Almeno sette persone su dieci con fibrillazione atriale sono anche ipertese.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO